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Con un decreto di agosto il MEF (Ministero dell’economia e delle finanze) , ha stanziato un fondo di 16 milioni e 441 mila euro da destinare a chi effettua lavori agevolati con il Superbonus al 70% nel 2024 e possiede redditi bassi. Il bonus è pari al 30% della spesa sostenuta per lavori effettuati su case singole o in condominio e si aggiunge alla detrazione del 70% prevista con il Superbonus 2024.
Si tratta però di una possibilità temporanea: questa opzione ha validità fino al 31 ottobre 2024 e bisogna richiederla all’Agenzia delle entrate il 31 ottobre 2024, anche se ancora non si conosce la data dalla quale verrà messa a disposizione la piattaforma per richiederla.
Chi può ottenere ilcontributo per il superbonus
Il bonus è destinato alle persone fisiche che agiscono al di fuori dell’attività d’impresa e che devono:
- avere avuto nel 2023 un reddito massimo di 15 mila euro, determinato con il metodo del quoziente, introdotto per verificare la possibilità di accesso al Superbonus da parte dei proprietari di unità singole;
- essere proprietario o possedere un diritto reale di godimento sull’abitazione da ristrutturare o che faccia parte del condominio che eseguirà i lavori;
Quali spese ottengono il contributo superbonus
Partiamo dal ricordare che, come abbiamo indicato nel nostro speciale sul Superbonus, la detrazione al 70% vale per le spese sostenute a partire dal 2024, mentre dal 2025 il superbonus scende al 65% ed è richiedibile solo a livello condominiale.
Tuttavia, il contributo a fondo perduto viene erogato sia per interventi su case singole che su condomini al ricorrere di tre condizioni contemporaneamente:
- le spese sono state sostenute tra il primo gennaio e il 31 ottobre 2024;
- l’intervento per il quale si richiede il bonus deve aver raggiunto entro il 31 dicembre 2023 almeno il 60% dello stato di avanzamento lavori;
- per le spese sostenute si è ottenuta la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Per ottenere il rimborso ulteriore del 30% occorre aver effettuato spese che rientrano nell’agevolazione del Superbonus al 70% tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024. Per avere la certezza della data si fa riferimento al bonifico e non alla fattura. Attenzione però ai limiti di spesa:
- per gli interventi effettuati sulla propria abitazione il 10% si calcola sull’ammontare della spesa sostenuta;
- per gli interventi condominiali il limite massimo di spesa su cui si recupera il 30% è di 96 mila euro complessivi, quindi 28.800 euro.
Se la spesa è stata sostenuta da più persone il rimborso spetta pro quota, pertanto, per capire quanto spetta a ciascuno, si deve calcolare la percentuale di spesa sostenuta da ognuno in rapporto alla spesa totale.
Come fare domanda
Per ottenere il contributo del 30%, bisogna trasmettere telematicamente entro il 31 ottobre 2024 una richiesta all’Agenzia delle Entrate nella quale si attesta il possesso dei requisiti richiesti dalla norma, infatti durante questa finestra temporale è possibile compilare online il modello predisposto a tal fine. Sono necessari la SPID, CIE o CNS per il login nella propria area personale e il proprio codice Iban per ottenere l’accredito del contributo sul proprio conto corrente. Se non hai ancora l’identità digitale puoi leggere i nostri articoli per scoprire come scegliere e ottenere la SPID, o come richiedere la Carta d’identità elettronica. Ricordati comunque che, in alternativa al fai da te, è possibile rivolgersi a un professionista qualificato o a un CAF.
A quanto ammonta il reale rimborso
Come abbiamo visto, spetta il rimborso del 30% della spesa sostenuta, infatti, questo è l’importo che andrà indicato nella domanda da presentare all’Agenzia delle entrate.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate, sulla base delle domande ricevute e della dotazione del fondo di 16 milioni e 441 mila euro determina l’ammontare del contributo da erogarsi a ciascun richiedente. Questo significa che il 30% è il massimo ottenibile, ma non è detto che si arrivi a questa percentuale qualora le richieste fossero molte si potrebbe scendere. Infine, se il fondo fosse completamente insufficiente e la percentuale di rimborso risultasse inferiore al 3%, verranno rimborsati per primi i contribuenti che hanno sostenuto prima le spese, quindi si andrà in ordine cronologico di pagamento del bonifico, non di presentazione della domanda.
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