Effettua una nuova ricerca
More results...
“Avete assistito alla mia ultima sfilata. Sì, è per me tempo di lasciare spazio ad un nuovo capitolo del mio brand, a una nuova narrativa”. Con queste parole, consegnate a una lunga lettera rivolta a colleghi e amici, la stilista Alberta Ferretti annuncia di lasciare la direzione creativa del brand del gruppo Aeffe, fondato negli anni ’80.
“Era l’anno 1981 – scrive la stilista – quando una giovane donna con tanti sogni e passioni portava per la prima volta una sua collezione in passerella. Quei momenti li ricordo come se fossero ieri. Alberta di quel giorno è per tanti versi ancora Alberta di oggi, anche se nel frattempo un piccolo business familiare è diventato un’azienda con 1500 dipendenti“.
Quello del 17 settembre scorso è stato l’ultimo show di Ferretti: “È stata una scelta difficile, complicata, molto ponderata. Ma oggi, con serenità e consapevolezza, vi comunico la mia decisione”. Il brand continuerà comunque a portare il suo nome e a breve verrà reso noto il nome della persona scelta per continuare a scriverne la storia.
Nella lettera, la stilista ricorda con commozione “l’incredibile privilegio di dare forma ai sogni, di renderli realtà. E in questo viaggio, di conoscere e collaborare con delle leggende, con dei professionisti che sono diventati anche degli amici e che mi hanno aiutato a crescere”. Da Peter Lindbergh a Steven Meisel, fino a Franca Sozzani, e Paolo Roversi, la carriera della stilista è costellata di incontri fondamentali.
Ferretti ringrazia poi il fratello Massimo, “presenza costante nella mia vita professionale e personale”, e tutti coloro che hanno contribuito, negli anni, a rendere il marchio Alberta Ferretti grande nel mondo. “Qualcuno penserà che ora mi dedicherò al riposo: quel qualcuno non mi conosce abbastanza bene. Con entusiasmo continuerò a svolgere le mansioni del mio ruolo di vicepresidente del Gruppo Aeffe, e al contempo mi dedicherò alle mie grandi passioni, tra cui l’arte”, ha concluso la stilista.
Intanto, dopo l’annuncio dell’addio, Aeffe brilla a Piazza Affari: nei primi minuti di scambi, il titolo è infatti avanzato del 4,86% a 0,73 euro.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali