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In queste settimane i fornitori del gas stanno inviando ai clienti una comunicazione simile a quella riportata qui di seguito, che riguarda il rinnovo delle condizioni economiche delle offerte PLACET in deroga, ideate dall’Authority nel 2023 per garantire la continuità della fornitura ai clienti domestici che, con il termine del mercato tutelato del gas, non avevano ancora effettuato la scelta del proprio fornitore di mercato libero.
“Ai sensi di quanto disposto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) con delibera 309/2024/R/COM, per il prossimo anno di fornitura, dal 01/01/2025 al 31/12/2025, ti proponiamo il rinnovo delle stesse condizioni economiche dell’offerta in corso A2A PLACET VARIABILE Gas Domestico in scadenza il 31/12/2024.”
In sostanza il messaggio dice che gli utenti non vulnerabili che non sono ancora passati al mercato libero del gas potranno usufruire dell’attuale contratto PLACET ancora per tutto il 2025. Questo tipo di contratto, infatti sarebbe dovuto terminare a fine 2024, ma la loro scadenza è stata di recente prorogata fino al 31 dicembre 2025. Ma cosa dice davvero questa comunicazione, per la verità piuttosto articolata e complessa? Vediamo assieme come si legge e quello vuole comunicare: spesso infatti i dettagli inseriti nel testo contano e non è facile capirne il significato.
Perché si chiama PLACET in deroga?
In primo luogo, il nome dell’offerta: PLACET è l’acronimo di “Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela” e si riferisce a un particolare tipo di offerta del mercato libero, in cui le condizioni economiche sono stabilite dal fornitore, mentre le condizioni contrattuali restano identiche a quelle del mercato tutelato, oggi dedicato ai soli clienti vulnerabili.
Nel 2023, con l’approssimarsi della fine del mercato tutelato, l’Authority ha deciso che una particolare versione dell’offerta PLACET fosse attivata in automatico a tutti i clienti domestici gas che, alla data della chiusura del mercato tutelato (il 1° gennaio 2024), non avessero fatto nessuna scelta verso il mercato libero. Si tratta, appunto, della PLACET “in deroga”.
Cosa contiene la comunicazione?
Mentre le voci di spesa inerenti al trasporto, accise e Iva non ci danno problemi, perché sono uguali per tutti, la spesa per la materia energia, cioè la voce della bolletta su cui si gioca la concorrenza, ci dà qualche problema in più: nelle offerte PLACET in deroga, le voci €/metro cubo applicate ai consumi di gas sono stabilite dall’ARERA, l’Authority per l’energia. Il fornitore, invece, stabilisce la quota fissa annuale di commercializzazione.
Le informazioni relative alle voci stabilite dall’ARERA sono scritte in un linguaggio molto tecnico, fatto di varie sigle; ci si riferisce, poi, ad alcuni particolari indici riguardanti il mercato all’ingrosso. Cerchiamo di dare una spiegazione per ciascuno di essi.
Cos’è il parametro P_INGm delle offerte PLACET?
Una delle cose che si nota subito nel leggere il testo della comunicazione sono alcune formule composte da sigle, che poi, con tutta probabilità, ritroveremo anche nella pagina di dettaglio delle nostre bollette: la prima è Pvol, composta, a sua volta da P_INGm e parametro α.
P_INGm è di fatto il prezzo della materia prima, cioè applicato al puro consumo del gas ed calcolato su base mensile, come media dei prezzi ottenuti durante tutti i giorni del mese sul mercato all’ingrosso italiano, cioè il PSV (Punto di scambio virtuale).
Come si fa a monitorare tutti i giorni il prezzo del gas all’ingrosso?
Ci sono siti web specializzati che lo fanno. E qui entra in gioco un’altra sigla, che spesso troviamo nelle comunicazioni dei nostri fornitori, ovvero la sigla “ICIS Heren”; si tratta del sito web più autorevole in tema di raccolta delle quotazioni dei prezzi del gas sui mercati all’ingrosso dei diversi Paesi ed è utilizzato anche per il mercato all’ingrosso italiano (il PSV, come detto prima).
Cos’è invece il parametro α?
Il parametro α è a sua volta la somma di due voci di costo, espresse in €/metro cubo, rappresentate nelle nostre bollette da altre due sigle:
- la prima è la componente CCR, che serve per coprire altri costi relativi all’approvvigionamento)
- la componete QVD variabile (applicata, cioè ai consumi), che il fornitore applica per rientrare nelle spese di commercializzazione dell’offerta (marketing, supporto clienti…).
Oltre a queste, ci sono altre voci che rientrano nella spesa per la materia energia presenti nei contratti PLACET in deroga? È prevista una quota fissa, variabile da un fornitore all’altro, anche in questo caso posta a copertura dei costi di commercializzazione.
Dove trovo i valori aggiornati di queste voci di spesa?
Sicuramente sul sito dell’Authority, ma anche sui siti dei diversi provider, soprattutto per quanto riguarda l’andamento della sigla P_INGm. È importante verificare questo prezzo, per controllare che ci sia addebitato il valore corretto in bolletta. Un esempio è rappresentato dall’informazione presente sul sito di A2A nelle varie pagine.
Un aiuto per passare al mercato libero
Le sigle presenti nei contratti e nelle comunicazioni di luce e gas sono certamente complesse, ma non devono spaventarci. Al di là del linguaggio tecnico, certamente da semplificare, rimane il messaggio di fondo: di fronte a una comunicazione di aggiornamento delle condizioni economiche, possiamo scegliere se rimanere con la stessa offerta oppure cambiarla, restando con lo stesso fornitore oppure no. L’importante è scegliere l’offerta che meglio si adatta ai nostri consumi e alle nostre abitudini: è per questo che il nostro comparatore online di luce e gas rappresenta un utile strumento per scegliere bene e abbassare la bolletta.
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