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La realtà aumentata (AR) si sta dimostrando un alleato fondamentale per la formazione nell’industria, grazie alla sua capacità di ridurre gli errori operativi e favorire l’inclusione di lavoratori con background culturali e linguistici diversi. Un esempio concreto di questo potenziale arriva dal progetto di ricerca sviluppato dalla Libera Università di Bolzano in collaborazione con la Global Wafers Memc, nello stabilimento di Merano.
L’obiettivo del progetto era creare un “centro di formazione” basato sulla realtà aumentata per formare gli operatori all’uso di macchine complesse per la produzione di semilavorati in silicio. Grazie a moduli formativi assistiti dalla tecnologia AR e dalle tecniche di Visual Management, gli operatori sono stati in grado di esercitarsi su macchine fittizie, apprendendo in modo sicuro e interattivo i vari processi tecnici.
Lo stabilimento Memc di Merano, specializzato nella produzione di cristalli Czochralski per la microelettronica, utilizza macchine altamente customizzate, richiedendo operazioni di smontaggio, pulizia e rimontaggio che coinvolgono oltre 100 componenti in grafite e quarzo. La realtà aumentata ha permesso di guidare gli operatori passo dopo passo, riducendo il rischio di errori nelle fasi delicate di manutenzione e attrezzaggio.
Renzo Odorizzi, responsabile dell’ingegneria delle macchine e degli impianti dello stabilimento, ha evidenziato tre principali vantaggi offerti dall’AR:
- Formazione di operatori di diverse nazionalità, superando le difficoltà legate all’interpretazione della documentazione cartacea;
- Training fuori dalla linea produttiva, facilitando l’apprendimento senza interrompere i cicli di produzione;
- Un’esperienza formativa più coinvolgente e attrattiva, rispetto ai metodi tradizionali.
I risultati dei test condotti con la tecnologia AR sono stati sorprendenti. Come riportato da Patrick Dallasega, professore associato dell’Università di Bolzano, gli operatori hanno commesso il 48% di errori in meno durante i test immediatamente successivi alla formazione rispetto al metodo cartaceo. Inoltre, dopo una settimana, la riduzione degli errori ha raggiunto il 72%, confermando l’efficacia duratura dell’AR nella formazione industriale.
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