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Follonica (Grosseto). Si sono conclusi ieri a Follonica i tre incontri organizzati dal Coeso Società della Salute sul Seus, il servizio di emergenza urgenza sociale. Tre momenti di confronto tra coloro che segnalano una situazione di presunta emergenza, ovvero forze dell’ordine, operatori sanitari del Pronto soccorso, sindaci e loro delegati, e il servizio sociale territoriale.
Il primo degli appuntamenti si è tenuto a Castel del Piano, l’8 ottobre scorso, e ha coinvolto gli operatori dell’Amiata grossetana, il secondo ieri mattina a Grosseto, per l’area Grossetana, e il terzo ieri pomeriggio a Follonica, per l’area delle Colline metallifere.
Complessivamente, hanno preso parte a questi incontri 60 “segnalanti” pubblici.
A valutare il primo anno e mezzo di messa a regime del servizio, raccogliere le istanze dei partecipanti, confrontarsi, sono state Valentina Mazzoni, referente del progetto Seus per il Coeso, Andrea Mirri, coordinatore scientifico regionale del Seus, Elisa Fattori, assistente sociale referente del Seus per il Dipartimento della Asl Toscana sud est, Arianna Giannelli, assistente sociale coordinatrice della centrale operativa e delle unità territoriali, e Valentina Spaghetti, assistente sociale e referente dell’unità territoriale della zona grossetana.
Il progetto Seus
Il progetto Seus, promosso dalla Regione Toscana, permette una presa in carico immediata, a seguito di una segnalazione che può essere fatta dal personale sanitario, ad esempio, dagli amministratori locali e dalle forze dell’ordine che dispongono di un numero verde da chiamare in caso di necessità. Una volta effettuata la segnalazione, il pronto intervento sociale valuta l’emergenza sociale e si attiva per prendere in carico la persona in stato di bisogno.
Sono 240 le situazioni gestite dal Seus in questo primo anno e mezzo di attività; positivo, da parte dei partecipanti il giudizio sul servizio. Altri incontri di condivisione e allineamento delle competenze, sono in programma nei prossimi mesi.
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