il brusco calo di settembre #adessonews

Continua nel 2024 il periodo nero dei servizi di ingegneria e architettura e del volume della domanda pubblica. Non ammette discussioni, in tal senso, l’aggiornamento dell’Osservatorio OICE/Informatel sul mercato dei servizi tecnici.

A settembre il valore dei bandi, ottenuto sommando l’importo delle gare per servizi di ingegneria (59,8 milioni) al valore della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati (15,9 milioni), raggiunge l’importo complessivo di 75,7 milioni. Il confronto con agosto è impietoso, con un calo del 73% in valore. Caduta libera anche rispetto allo stesso periodo del 2023, con un -11,2%.

Numeri preoccupanti, come ricorda Giorgio Lupoi, presidente OICE: “Inferiori anche ai dati del 2021 prima del PNRR”. Una frenata che deve far riflettere “anche per l’assenza di trasparenza e mercato dal momento che ormai la maggiore parte degli incarichi sono affidati in via diretta senza confronto concorrenziale perché di importo inferiore a 140.000 euro”.

Servizi di ingegneria e architettura nel 2024: una crisi conclamata

Allargando l’analisi ai primi 9 mesi dell’anno, il crollo è evidente. Sommando il valore di 1.169,4 milioni dei bandi di architettura e ingegneria ai 196,9 milioni della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati, si arriva ad un totale di 1.366,3 milioni di servizi tecnici messi in gara. Il calo è del 65,2% sui primi 9 mesi del 2023.

Torniamo ad analizzare ora unicamente cifre e dati registrati lo scorso mese di settembre. Le gare per servizi di ingegneria e architettura sono state 188, per un importo totale di 59,8 milioni. Rispetto ad agosto, la regressione è notevole, visto che stiamo parlando del 75,3% in valore. Il numero, invece, cresce del 25,3%. Rispetto al mese di settembre del 2023, si rileva invece un calo in valore (-14,9%) contro un forte recupero nel numero (+63,5%).

Il trend negativo dei bandi pubblici

Capitolo bandi. Nel periodo gennaio-settembre 2024 sono stati 1.987, per 1.169,4 milioni. Il confronto con lo stesso periodo del 2023 fa registrare un importante calo, sia in valore (-61%) che in numero (-26,9%). Tornando ai dati sulle gare pubblicate a settembre 2024, il trend negativo è meno marcato per quelle di sola progettazione: se ne contano infatti 108, con un valore di 24,4 milioni. Rispetto al mese precedente, il valore cala del 29,9%, l’incremento in numero invece è del 25,6% del numero.

Il confronto con settembre 2023 mostra un calo nel valore del 30,9%, ma un consistente incremento in numero (+116%). Ma non basta. Nei primi 9 mesi del 2024, i 753 bandi emessi hanno raggiunto un valore di 366 milioni, con un calo evidente, rispetto allo stesso periodo 2023, del 67,6% in valore e del 50,4% in numero.

Gare di sola progettazione

Relativamente alle gare di sola progettazione con importo maggiore di 140.000 euro, è stato richiesto un ribasso solo sulle spese (e non sul compenso professionale) nel 37,1% dei bandi. Per quel che riguarda i requisiti di partecipazione, nel 47,9% dei casi si chiedono su 5 o 10 anni invece che su 3 anni, come previsto dall’art. 100 del Codice degli Appalti.

I bandi per accordo quadro rilevati a settembre 2024 sono stati 6, pari al 3,2% del totale dei bandi per servizi di architettura e ingegneria pubblicati. Per un valore di servizi di 8,7 milioni. Rispetto ad agosto, si rileva un calo sia in valore (-95,3%) che in numero (-71,4%).  Nei primi 9 mesi del 2024, il numero dei bandi per accordo quadro rilevato è stato 141 (433,2 milioni): rispetto allo stesso periodo 2023, siamo in negativo sia in valore (-69,8%) che in numero (-63,3%).

Crisi dei servizi di ingegneria e architettura nel 2024: il correttivo al Codice

Nel mese di settembre 2024, le gare rilevate per appalto integrato sono state solo 70, con un importo della progettazione esecutiva stimato in 15,9 milioni. In calo rispetto ad agosto nel valore dei servizi (-58,7%), ma in aumento nel numero delle gare (29,6%). Tra gennaio e settembre 2024, il valore della progettazione esecutiva contenuta negli appalti integrati è stato di 196,9 milioni, con un calo del 78,9% rispetto al 2023.

Per il presidente Lupoi “In questo quadro non positivo iniziano ad arrivare sempre più segnalazioni di bandi con problemi di clausole di gara eccessivamente restrittive e al limite della legalità. Affiorano anche i primi problemi di liquidità dettati dall’assurda eliminazione dell’anticipazione contrattuale per il nostro settore e da clausole folli sui termini di pagamento, differiti oltre misura. Chiediamo che a tutto questo sia data risposta con un correttivo al Codice appalti che rimetta al centro il progetto esecutivo e il progettista”.