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Domenica nel derby del Flaminio Pierpaolo Marini sarà il pericolo numero uno per la difesa dell’Unieuro. L’ex guardia forlivese, idolo del Palafiera per una stagione e mezza dal 2018 al 2020 (fino allo stop per Covid), ha iniziato la stagione con un rendimento di alto livello che parla di 16.8 punti, 4.2 rimbalzi e 3.3 assist di media a partita con il 48% da due e il 38% da tre. Marini è anche il terzo marcatore italiano del torneo.
Marini, il suo campionato è iniziato alla grande.
“Faccio gli scongiuri… ma sì, diciamo che ho cominciato bene e sono contento per me ma soprattutto per i risultati della squadra, anche se siamo solo all’inizio e non siamo certamente sazi”.
Però sta giocando molto bene, non crede?
“Sono un po’ a disagio a parlare di me stesso, ma sto facendo bene perché ho tanta fiducia da parte dell’allenatore e di tutti i miei compagni: così giocare bene è molto più facile”.
Domenica contro Cividale, la Rbr aveva la partita in mano, poi cos’è successo?
“Anche noi avevamo pensato di avercela fatta, invece ci siamo dimenticati che il basket è uno sport che sa essere molto crudele. È stata una sconfitta che non ci voleva. Però la voglia di rifarsi è ancora maggiore”.
Sia sincero: lei da Trapani è passato a Rimini, ma non c’è stata la possibilità che tornasse a Forlì?
“Forlì mi ha cercato, ma è arrivata tardi perché il suo interessamento si è concretizzato quando la trattativa con Rimini era già in fase avanzata. Una trattativa facilitata dal fatto che in panchina ci fosse Sandro Dell’Agnello, una presenza che ha influito molto nella mia scelta”.
Qual è il segreto del vostro primo posto?
“Ho trovato un gruppo collaudato grazie ai sei giocatori confermati. L’ossatura è completa ma dobbiamo crescere e migliorare tanto”.
Qual è il suo primo pensiero pensando al derby di domenica?
“Che è una sfida molto sentita, che sarà un bellissimo spettacolo di pubblico e una bella battaglia sportiva, con un livello di intensità molto alto”.
L’attacco di Rimini, primo con 86.5 punti di media, contro la difesa di Forlì, prima con 69.7 punti subiti: sarà questa la chiave del match?
“In parte. Noi dovremo difendere molto meglio rispetto a quanto abbiamo fatto domenica perché il coach ci dice sempre che tutto parte dalla difesa, mentre Forlì ha comunque sempre un potenziale offensivo di alto livello”.
Cosa ne pensa della sua ex squadra?
“L’Unieuro è molto forte e ogni anno allestisce una squadra di assoluto valore: è fra le otto-nove squadre che lotteranno per la promozione. Inoltre è allenata bene, ha dieci giocatori pericolosi, ha lunghi molto forti e riempie bene l’area”.
Finora ha avuto qualche problema con gli stranieri.
“Scommetto che si sbloccheranno entrambi domenica… Scherzi a parte Forlì ha una squadra talmente lunga che può non risentire dell’assenza di Dawson con elementi di valore come Parravicini, Cianciarini e Pollone. E anche noi abbiamo Robinson che non è ancora al meglio e lo stiamo reintegrando piano piano”.
Dove si deciderà la gara?
“Sarà una partita punto a punto che verrà decisa dagli episodi e nel finale. Che spero non vada come domenica scorsa”.
Ma Rimini è nel novero delle favorite per la promozione oppure no?
“Il nostro obiettivo è raggiungere i playoff e poi giocarcela con tutti. Stiamo tranquilli, facciamo un passo alla volta, miglioriamo quanto più è possibile poi alla fine vedremo dove saremo arrivati”.
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