Turismo a Napoli, anche l’autunno è una stagione top #finsubito prestito immediato

In un’ultima domenica di ottobre, bollente come un giorno di agosto, Napoli scopre che la destagionalizzazione del turismo è già realtà. 120mila visitatori nell’ultimo week end di ottobre 2024, secondo le stime dell’assessorato al turismo: scie di persone sul lungomare, frotte di turisti nelle vie dello shopping, da via Toledo al Vomero, Centro Storico ricoperto da visitatori. Il boom turistico è definitivamente servito e i risultati, sul piano economico, si fanno sentire con prepotenza: il 2024 sta per chiudersi con una previsione che, con i prossimi due mesi, farà salire il numero delle presenze a 14 milioni; il 2025, complice anche il Giubileo, s’annuncia ancora più intenso con numeri che raggiungeranno (e probabilmente supereranno), i 18 milioni.

A celebrare lo sprint vincente della città il sindaco Gaetano Manfredi che ieri, a margine degli incontri di “CasaCorriere”, ha spiegato «la strada imboccata da Napoli è quella giusta, è una strada che dobbiamo percorrere fatta di sviluppo economico, crescita, redistribuzione, quindi anche riduzione dei divari e forte connessione internazionale della città». Il primo cittadino ha allungato lo sguardo anche al futuro: «Napoli è competitiva se ritorna ad acquistare quel ruolo di grande capitale Europea, di città crocevia di quelle che sono sia le politiche che gli investimenti europei e internazionali. Questa è la strada da percorrere, c’è tanto da fare, però io credo che la strada sia tracciata. Prima di fare le cose bisogna progettarle. Penso che il progetto c’è».

L’assessore al turismo, Teresa Armato, ieri ha trascorso la mattina assieme ai turisti, tra piazza del Gesù e il Lungomare: «Dopo gli exploit di gennaio e febbraio, con arrivi e presenze mai registrati prima, e l’emozionante numero di presenze dell’autunno, possiamo dire finalmente che l’obiettivo della destagionalizzazione è stato centrato – dice con soddisfazione Armato – adesso dobbiamo pensare a mantenere questi livelli. Lo facciamo fin da oggi con una programmazione costante che consente agli operatori del turismo di sapere in anticipo quali saranno gli eventi in città; lo facciamo sapendo che i servizi ai turisti e ai cittadini vanno migliorati, e cerchiamo di farli crescere con costanza; lo facciamo impegnandoci a rendere sempre più attraente Napoli anche nelle periferie, perché il nostro obiettivo è portare i visitatori in tutta la città, non solo nel centro».

In realtà nell’ultimo week end in città si sono riversati migliaia di escursionisti, pochi turisti stanziali anche se gli albergatori non si lamentano, ché alle porte c’è il week end del primo novembre dal quale arriveranno numeri esaltanti. Spiegano da Federalberghi che, sulla base delle prenotazioni già effettuate, la percentuale di occupazione delle camere, nei tre giorni dal 31 ottobre al 2 novembre, sarà superiore all’80%, valori impensabili per la città nei giorni in cui il turismo era ancora in fase embrionale: «Dopo un’estate col segno negativo, con piacere registriamo dati positivi in autunno – spiega il consigliere di Federalberghi Claudio Boccalatte -. Ottobre, visto anche il meteo favorevole e gli aeroporti meno congestionati, ha segnato un aumento di presenze in tutte le strutture ricettive. Ovviamente i numeri del 2023 sono irripetibili, sia da un punto di vista delle presenze che dei ricavi. Oggi possiamo guardare in maniera positiva all’ultimo trimestre del 2024. Il ponte di Ognissanti registra percentuali di occupazione sopra l’85%, qualcosa in meno per l’Immacolata che capiterà di domenica, numeri, comunque, ottimi. È importante, però, che chi sceglie Napoli come destinazione per le proprie vacanze, trovi una città pulita, con sistemi di trasporto pubblico funzionanti e ben organizzati a ricevere grandi flussi di viaggiatori».

Da Federalberghi anche un accenno polemico alla programmazione. Se l’assessore Armato spiega che i programmi sono noti con largo anticipo, Boccalatte replica che «Purtroppo, nonostante tutti gli attori del comparto ricettivo si siano dati da fare per portare nella nostra città un numero più elevato di visitatori, alla domanda “quale sarà il programma delle festività natalizie?” nessuno sa rispondere visto che da Palazzo San Giacomo, con novembre alle porte, non è ancora possibile sapere se luminarie ed eventi di piazza sono stati già calendarizzati nel dettaglio».

Più preoccupati i gestori dei B&B che non registrano ancora numeri da record e mostrano preoccupazione per la “qualità” dei visitatori: «Una Napoli piena di turisti va sempre celebrata – spiega Agostino Ingenito, portavoce dell’Associazione di categoria – anche se è necessario fare una distinzione fra chi sceglie Napoli per trascorrere qualche giorno e chi, invece, viene a visitarla solo per mezza giornata. Questi ultimi visitatori hanno un impatto meno consistente sull’economia cittadina, anche se godono degli stessi servizi».

Una spiegazione più chiara della questione l’ha offerta, proprio ieri mattina, un esercente di piazza San Gaetano: «Lo vede quel gruppo fermo sulle scale con il panino in mano? – ha sorriso – quelli sono i visitatori mordi e fuggi. Probabilmente sono arrivati in bus da un luogo vicino, hanno fatto un giro in città e nel primo pomeriggio già saranno sul bus che li riporterà a casa. Quelle persone non lasciano nemmeno una piccola traccia economica del loro passaggio. Forse comprano un modesto souvenir, e nient’altro. Ovviamente vanno accolti con lo stesso entusiasmo rivolto a ciascun visitatore, ma loro, in cambio, non lasciano nulla. Qualche cartaccia e il contributo a intasare le vie del centro storico».

Vicoli e strade d’arte stracolmi, però non è stato solo il turismo a convogliare nel cuore della città migliaia di persone: un contributo è arrivato dalla terza edizione della manifestazione “Salute per tutti” che, tra sabato e domenica, ha coinvolto più di trentamila persone. L’evento si è svolto in piazza Plebiscito; si tratta di una iniziativa ideata dall’assessore Vincenzo Santagada, che è anche presidente dei farmacisti napoletani, e destinata ad avvicinare la cittadinanza al mondo della prevenzione con screening e indagini gratuite direttamente in piazza. L’iniziativa è sostenuta, ovviamente dal Comune e dal sindaco Manfredi, in collaborazione con le Asl, le università, le società scientifiche e gli ordini professionali. «Le trentamila presenze in due giorni sono un risultato eccellente – ha spiegato l’assessore alla Salute, Santagada – segno che l’iniziativa è vincente ed è stata pienamente compresa dai cittadini. La prevenzione è determinante, il messaggio va condiviso con tutti i napoletani e anche con i turisti».

L’aumento di presenze alberghiere per il week end di Ognissanti non sarà seguito da un identico exploit per l’Immacolata che cadrà di domenica e quindi non consentirà agli italiani di spostarsi. I prossimi appuntamenti con l’assalto dei turisti, adesso sono previsti per tutti ii week end di dicembre, con la visita immancabile alla strada dell’eterno Natale, via San Gregorio Armeno, e la ricerca delle luminarie più affascinanti distribuite in città. Poi, come d’abitudine, ci sarà una lievissima flessione nei giorni della vigilia e del Natale, seguiti da un’impennata che porterà al tutto esaurito in concomitanza con la notte di San Silvestro.

Sarà, però, il 2025, l’anno che dovrebbe portare la definitiva consacrazione di Napoli città turistica. Complice il Giubileo che porterà nel nostro Paese pellegrini senza soluzione di continuità, si prevede una crescita diffusa, in ciascun mese del 2025, delle presenze turistiche. Alla fine del prossimo anno si ipotizza il raggiungimento di quota 18 milioni di presenze, con una crescita vicina al 30% rispetto a quest’anno.