Purtroppo, i timori delle ultime ore si sono rivelati fondati. Infatti, secondo indiscrezioni verificate e confermate, la Turris è stata già deferita dalla Procura Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C, per il mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi INPS riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati, compresi gli incentivi all’esodo, per le mensilità di luglio e agosto 2024.
Inutile dire che questa inadempienza, la seconda dopo il caso fideiussione integrativa che ha già determinato un -1 in classifica dopo patteggiamento, causerà una mazzata pesante per la compagine biancorossa, dato che in casi simili la sanzione applicata equivale ad un malus di ulteriori 4 punti (tra l’altro in caso di recidiva, in futuro, è prevista anche l’esclusione immediata dal campionato) che farebbe sprofondare la truppa di Conte nuovamente nei bassifondi del raggruppamento, vanificando e compromettendo quanto di buono fatto finora nel rettangolo di gioco per inseguire l’obiettivo salvezza, nonostante le tante difficoltà extra-calcistiche che hanno minato l’inizio della stagione.
Situazione che già sta provocando enorme sgomento nell’ambiente biancorosso, come si evince dai commenti social, scottato dalle rassicurazioni, ancora una volta disattese, da parte della società, che solo pochi giorni fa aveva professato serenità sul tema stipendi, così come già in passato aveva fatto per il tema fideiussione, declassando come illazioni i timori di parte della piazza, poi verificatisi fondati.
A questo punto, il tifo biancorosso chiede l’intervento urgente del sindaco Mennella, che già all’indomani della polemica, sorta tramite comunicati, tra nuova e vecchia proprietà, aveva organizzato un incontro tra le parti, dichiarandosi garante e fungendo da supervisore perché entrambe le parti in causa rispettassero i rispettivi accordi per garantire un futuro stabile e dignitoso per la Turris. Futuro che ora sembra di nuovo in grave pericolo, prima che sia troppo tardi…
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