29.10.2024 18:28
Categoria: Politiche confederali
Apprezzamento per i contenuti che danno risposte alle richieste avanzate nelle occasioni di confronto dalla CISL, impegno a sostenere nel corso del dibattito parlamentare l’obiettivo di apportare modifiche sui punti che evidenziano limiti e criticità della manovra economico finanziaria, in particolare per quanto riguarda eventuali tagli strutturali agli organici del personale docente e ATA, ipotesi che la confederazione respinge insieme a quella del blocco parziale del turnover nella PA, nell’università e nella ricerca.
In questo senso si è espresso venerdì scorso l’Esecutivo Confederale della CISL, richiamando puntualmente le misure contenute nel disegno di legge di bilancio per il 2025 che possono essere valutate positivamente.
Anzitutto l’estensione del taglio del cuneo contributivo fiscale, reso strutturale a applicabile fino ai 40.000 euro di reddito. Insieme all’accorpamento delle aliquote Irpef per sostenere i redditi più bassi, si tratta di una misura di tutela delle retribuzioni più volte sollecitata dai sindacati e dalla CISL in particolare.
Bene, per la CISL, anche la conferma della possibilità di defiscalizzare i salari di produttività e welfare contrattuale per il triennio ‘25-’27 e la detassazione sui fringe benefit, provvedimenti che riguardano prevalentemente il privato ma da estendere in prospettiva ad altri settori, così come è positiva la conferma degli incentivi alle assunzioni nelle aree del Mezzogiorno per giovani, donne, lavoratori svantaggiati, rifinanziati per il prossimo triennio.
Sul versante famiglia, ben l’assegno di 1.000 euro per nuovi nati e il prolungamento dei congedi parentali all’80% per tre mesi, come pure l’esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo dell’ISEE per il bonus asilo nido.
Per quanto riguarda la spesa per la sanità, l’incremento previsto dalla manovra, pari a 2,3 miliardi, deve servire prioritariamente a rafforzare la medicina territoriale e a ridurre le liste d’attesa. Le risorse vanno ulteriormente aumentate per favorire assunzioni e stabilizzazioni del personale sanitario.
Altri aspetti da valutare positivamente sono il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, secondo le norme introdotte dal Governo Draghi, così come, per quanto limitato, il contributo di solidarietà richiesto a banche e assicurazioni, che la CISL chiede di estendere anche ad altri settori, come logistica, digitale, energia e farmaceutico.
Tra gli aspetti da migliorare, oltre a quanto già detto per quanto riguarda il dissenso su ogni ipotesi di riduzione degli organici del personale docente e ATA, il documento dell’Esecutivo richiama la necessità di incrementare le risorse per le pensioni minime e per la non autosufficienza, rafforzare gli sgravi fiscali per il ceto medio, un maggiore impegno nella lotta all’evasione fiscale quale elemento cruciale per finanziare il welfare e le politiche attive per il lavoro.
La CISL rivendica inoltre il rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati scaduti e il rilancio delle politiche industriali ed energetiche, garantendo risorse adeguate per l’evoluzione partecipativa delle relazioni industriali, in linea con quanto prevede l’art. 46 della Costituzione.
Con l’intento di valorizzare i risultati ottenuti e sostenere le richieste di modifica e miglioramento della legge, il Comitato Esecutivo ha promosso l’avvio di un percorso di impegno e di iniziative con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi di quadri e delegati, incontri sui territori, riunioni degli organismi confederali e di categoria a ogni livello.
La CISL è pronta a incontrare le forze politiche, parlamentari e il Governo per dare un impulso positivo a un percorso che punta a rafforzare il dialogo sociale, attraverso il consolidamento di un metodo di azione sindacale responsabile, concertata e partecipata.
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