La magistratura sta indagando su alcune delibere della giunta comunale di Civitanova Marche, riguardanti la concessione di locali pubblici nella palazzina studenti-anziani di via Mandela. Le delibere risalgono alla prima e seconda giunta Ciarapica, quando, tra aprile e maggio 2022, venne concessa all’Acli di Fermo l’uso di alcuni spazi per attività formative, con un contratto di comodato d’uso annuale e l’obbligo di coprire le spese di gestione. Successivamente, con la delibera n. 431 del 23 settembre 2022, l’Acli ottenne ulteriori spazi con un contratto di comodato gratuito per quattro anni, rinnovabile.
Al centro dell’indagine è il ruolo dell’avvocato Gian Luigi Boschi, presidente del Caf Acli di Fermo e consulente legale del Comune, che ha gestito i rapporti tra l’Acli e l’amministrazione comunale. L’atto, approvato dal sindaco Ciarapica e alcuni assessori, ha trovato l’opposizione dell’assessore Francesco Caldaroni, mentre altri componenti della giunta non hanno partecipato alla votazione.
La procura di Macerata ha aperto un fascicolo per verificare la legittimità delle procedure di assegnazione degli spazi, considerando che l’edificio è soggetto a un leasing comunale con una rata annuale di circa 230.000 euro fino al 2042. Parallelamente, l’interrogazione consiliare di Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi del gruppo Siamo Civitanova chiede chiarezza anche sulla presenza della società Specrte Srl, di cui Boschi è cofondatore, negli stessi locali, e sul ruolo dell’avvocato Tiziano Luzi, segretario del Comitato Atlantico Civitanova, anch’esso destinatario di uno spazio in precedenza, ma il cui contratto risulta revocato con la delibera 431/2022.
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