Alessandro Di Battista porta in scena la storia del giornalista australiano, fondatore di Wikileaks in “Assange. Colpirne uno per educarne cento”.
«Nel mondo al contrario chi svela un crimine marcisce in carcere e chi lo ha commesso resta fuori»: così all’Ansa l’ex parlamentare del M5S, ora scrittore e opinionista, che nel suo monologo, regia di Samuele Orini, produzioni Loft, ricostruisce una vicenda emblematica sui confini della libertà di stampa nelle moderne democrazie occidentali.
Due le date in Sardegna, mercoledì 6 novembre alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari per la rassegna Pezzi Unici e giovedì 7 novembre alle ore 21 all’Ama – Auditorium Multidisciplinare di Arzachena, in Gallura, sempre sotto le insegne del Cedac, direzione artistica di Valeria Ciabattoni.
«Mi dedico da anni al caso Assange – spiega Di Battista – e quando mi sono reso conto che il mondo del giornalismo mainstream sembrava disinteressarsene ho deciso di scrivere questo monologo per usare il linguaggio teatrale nel raccontare la storia di un uomo perseguitato per aver fatto il suo lavoro, pubblicando notizie di pubblico interesse».
«Il mio Assange non è uno spettacolo, ma un modo di fare controinformazione – aggiunge – cercando di smascherare le menzogne del cosiddetto mondo democratico».
Quanto ai prossimi impegni in teatro, Di Battista annuncia: «Sto scrivendo un testo sulla tragedia dei palestinesi a Gaza».
(Unioneonline)
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