Presenti anche la sindaca di Prato Ilaria Bugetti, il dg dell’Azienda Usl Toscana Centro Valerio Mari e il responsabile per l’inclusione e l’accessibilità in Regione Alberto Zanobini. Nell’occasione illustrati anche i contenuti di due bandi da 5 milioni di euro destinati ai Comuni per l’abbattimento delle barriere e l’accessibilità universale, destinati uno alle amministrazioni che hanno già adottato i piani di abbattimento delle barriere architettoniche e che sono interessati a darne attuazione mediante progetti di investimento, l’altro al sostegno e all’attuazione di progetti di investimento riferiti alle disabilità e funzionali all’inclusione sociale da realizzarsi entro il 2026.
Istituito nel 2008, il Centro regionale accessibilità è nato dall’esigenza di creare in Regione Toscana uno strumento specifico in grado di fornire informazione, valutazione e consulenza sulle problematiche connesse al superamento delle barriere architettoniche, e anche di quelle culturali, sensoriali e cognitive.
Oggi supporta le strutture regionali nel coordinamento e nell’attuazione delle politiche regionali in tema di disabilità, fornisce informazioni, valutazioni e consulenze a enti locali, operatori pubblici e ai cittadini sulle problematiche connesse al superamento delle barriere architettoniche.
Inoltre, promuove iniziative sul territorio regionale per la diffusione della cultura dell’accessibilità e dell’inclusione delle persone con disabilità. Il Cra inoltre si occupa di ‘Toscana accessibile‘, il portale regionale dedicato a sviluppare una cultura dell’accessibilità; il portale presenta esperienze di inclusione e accessibilità esistenti, gestite dalla Regione Toscana, come la Stamperia braille e la Scuola nazionale cani guida.
“L’abbattimento delle barriere architettoniche – ha detto Giani – è un elemento fondamentale nella vita sociale di una comunità” e “per raggiungere questo obiettivo occorre una pianificazione capillare e profonda che riguarda sia gli spazi pubblici che quelli privati. E questo deve avvenire attraverso un ufficio che si dedica esclusivamente a svolgere questo compito” e “questo è esattamente il compito che il Cra ha svolto sin qui e che potrà continuare a svolgere in questa nuova sede, collocata a Prato, in uno spazio che anche storicamente evoca una grande funzione storica per il nostro comparto socio-sanitario“.
“Il Cra – ha aggiunto Spinelli – è un prezioso supporto perché è costantemente proiettato verso progetti innovativi e perché, con la sua attività e i professionisti dedicati, è al fianco di tutte le realtà impegnate ad abbattere le barriere, non solo quelle architettoniche, ma anche culturali. Attraverso le attività del Cra vogliamo farci sostenitori di un cambiamento di prospettiva: non sono le persone con disabilità a doversi adattare al mondo che le circonda, ma viceversa è il mondo a diventare il più possibile davvero accessibile a tutti e tutte“.
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