Il dominio di un’intensa area di alta pressione si estende a tutto il comparto Euro-mediterraneo e mantiene stabilità su tutta la nostra Penisola con cieli sereni e temperature miti, in particolare al Centro e al Sud. L’unica eccezione è rappresentata dalle nebbie mattutine, che avvolgono le pianure del Nord Italia, portando lievi abbassamenti di temperatura, fenomeno che genera anche inversioni termiche senza compromettere il quadro generale di tempo asciutto e stabile.
Le previsioni indicano che questo scenario si protrarrà almeno fino al 5-6 novembre. Durante questa fase, le temperature resteranno superiori alla media stagionale, specialmente nelle aree collinari e montane, dove si percepiranno valori termici decisamente miti per il periodo. Nelle pianure del Nord, invece, il ristagno dell’umidità nelle ore notturne favorirà la formazione di nebbie che, pur senza alterare la stabilità atmosferica, conferiranno a queste zone un clima più autunnale, fresco e umido rispetto al resto d’Italia.
Nella seconda parte della prossima settimana potrebbe verificarsi un lieve cedimento dell’anticiclone, con l’arrivo di aria più umida e instabile dall’Atlantico e, in misura minore, di refoli freschi dai Balcani. Tuttavia, questa evoluzione è ancora incerta e potrebbe concretizzarsi solo parzialmente: l’alta pressione potrebbe continuare a prevalere, concedendo solo brevi e deboli pause. Sono escluse irruzioni fredde significative, come precedentemente previsto da alcuni modelli, e le temperature rimarranno stabilmente sopra la media.
L’Inverno avanza sul Continente Europeo
In Europa orientale, invece, inizierà ad affluire aria artica, con un calo termico marcato che interesserà la Russia e i Balcani, senza coinvolgere direttamente l’Italia. Al massimo, sul nostro territorio si avvertiranno leggeri refoli d’aria fresca provenienti da est, ma con un impatto minimo sulle condizioni generali.
Entro metà novembre, non sono previsti cambiamenti significativi con l’ingresso di masse d’aria fredda di origine artica o continentale sul Mediterraneo. Eventuali variazioni più decise potrebbero verificarsi solo dalla seconda parte del mese, ma fino ad allora le temperature resteranno miti, specie in quota, e sopra la media stagionale. Si prospetta solo un leggero raffreddamento verso la fine della prima decade di novembre, soprattutto sui settori orientali, ma senza l’arrivo di una vera ondata di freddo invernale.
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