“Le modifiche al sistema della sosta tariffata operate in queste ore dalla Giunta Episcopo non sono affatto un ‘aiuto’ in un momento di difficoltà economica, ma rappresentano una ingiustificata e vergognosa discriminazione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Oltre che un inno alla ‘casta’. Stavolta rigorosamente progressista”. Lo afferma il consigliere comunale di opposizione a Foggia, Giuseppe Mainiero.
“Avevo espresso il mio assenso ad interventi che introducessero sconti ed agevolazioni, a condizione che fossero estesi a commercianti, artigiani e lavoratori autonomi. Il ‘campo largo progressista e perbenista’, invece, le ha limitate ai dipendenti statali, escludendo categorie che non godono di uno stipendio fisso e che, di fatto, sono oggi oggetto di una vera e propria discriminazione.
Come detto ero assolutamente d’accordo all’introduzione di una scontistica, ma non ad una ignobile penalizzazione nei confronti dei lavoratori privati. Non si capisce, infatti, per quale ragione siano state escluse dalle agevolazioni intere categorie già costrette a subire un ‘salasso’ per il pagamento del parcheggio, in una Città in cui ormai le ‘strisce blu’ sono tracciate praticamente anche a ridosso dei servizi igienici dei privati.
A tutto questo, poi, va aggiunta la riduzione del 50% del costo del parcheggio per i dipendenti degli organi di Polizia – che già godono ampiamente di posti auto riservati – ed i titolari di ‘cariche elettive’ degli organi di governo (in altri termini la politica). Senza considerare l’esenzione riservata alla stampa accreditata, pensata dalla sindaca Maria Aida Tatiana Episcopo forse per ingraziarsi un po’ della sua benevolenza”.
E ancora: “Beninteso, un consigliere o un assessore comunale che si recano in Comune svolgono certamente una funzione pubblica e non è sicuramente uno scandalo una agevolazione a loro riservata. Tuttavia l’odiosa ed insensata discriminazione tra lavoratori pubblici e privati è una vergogna, poiché commercianti, artigiani e autonomi che ogni giorno raggiungono le proprie sedi di lavoro meritano assolutamente un’analoga forma di salvaguardia. Per non parlare degli operatori del Terzo Settore – anch’essi esclusi dalle agevolazioni introdotte – che operano in delicatissimi ambiti come l’assistenza ai malati e agli anziani”.
Poi conclude: “Personalmente, nella mia veste di consigliere comunale, rifiuterò lo ‘sconto’ che il ‘campo largo’ ha disposto per la ‘politica’, giacché siamo in presenza di una deliberazione che va immediatamente revocata, avendo messo in campo un ingiustificato arbitrio che ha costruito cittadini privilegiati e cittadini discriminati, oltre a celebrare una nuova ‘casta’. Tutta targata Episcopo. Proprio ‘un’altra storia’, di cui Foggia non aveva e non ha alcun bisogno”.
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