L’uomo era già stato denunciato per un analogo episodio. Intervistata la vittima: interviene l’Ordine dei giornalisti
Il cittadino pachistano accusato di violenza sessuale nei confronti di una quattordicenne, venerdì 25 ottobre nel quartiere di Casanova, ha nominato l’avvocato bolzanino Nicola Nettis come proprio legale di fiducia. All’indagato, arrestato venerdì dalla polizia subito dopo l’aggressione sessuale ai danni della minorenne, era stata inizialmente affidata un’avvocata d’ufficio, ma ieri – 30 ottobre – l’uomo ha preferito nominare un legale di fiducia, rivolgendosi a Nicola Nettis. L’avvocato bolzanino ha spiegato che oggi farà visita al proprio assistito nel carcere di Bolzano, dove si trova rinchiuso in attesa del processo per direttissima, la cui prima udienza è in programma lunedì 18 novembre.
Il profilo psicologico
«Incontrerò il mio assistito in carcere — anticipa l’avvocato Nettis — sia per acquisire gli atti e conoscere la sua versione dei fatti in vista del processo sia per verificare le sue condizioni psico-fisiche». Al riguardo, l’avvocato spiega dunque di voler approfondire il profilo psicologico dell’aggressore, un quarantenne pachistano, che era già stato denunciato nel recente passato proprio per un analogo episodio di violenza sessuale, commesso in quel caso in provincia di Varese. Per i fatti accaduti a Casanova, l’uomo dovrà ora rispondere della pesante accusa di violenza sessuale aggravata per avere palpeggiato la quattordicenne, dopo averla avvicinata con una scusa mentre lei si trovava da sola alla fermata dell’autobus. La vicenda aveva ovviamente suscitato preoccupazione e scalpore. Per solidarietà alla vittima, la giunta comunale lunedì aveva organizzato una manifestazione a Casanova, seguita martedì da un corteo di un gruppo di residenti.
L’Ordine dei giornalisti
Ieri su una pagina Facebook è comparsa l’anticipazione di una video intervista alla vittima quattordicenne della violenza sessuale. Al riguardo, l’Ordine dei giornalisti ha diffuso una chiara presa di posizione: «Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Trentino – Alto Adige, venuto a conoscenza della pubblicazione su Facebook di un’intervista alla ragazzina vittima di un episodio di violenza sessuale a Bolzano, prende decisamente le distanze dall’iniziativa che si pone in netto contrasto con le norme deontologiche che disciplinano l’esercizio della professione giornalistica. Il Consiglio tiene inoltre a precisare che l’autore dell’intervista non è iscritto all’Ordine dei giornalisti».
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