UNI Care Europa, a Bruxelles al Cese l’iniziativa di Dialogo Sociale con le associazioni religiose e gli enti del Terzo Settore e dell’area accoglienza migranti #finsubito prestito immediato

Roma, 31 ottobre 2024 – Si è svolta a Bruxelles presso il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) l’iniziativa di Dialogo Sociale promossa dal sindacato europeo della cura e dell’assistenza alla persona UNI Care Europa, a confronto con le associazioni religiose e gli enti impegnati nel terzo settore socio sanitario assistenziale e nei sistemi di accoglienza dei migranti. All’iniziativa ha preso parte anche una delegazione della Fisascat Cisl con gli operatori Gianfranco Brusaporci e Dario Campeotto. “Care Dialogue between UNI Care Europa ad Faith-Based Organisations”, il leitmotiv dell’iniziativa, occasione di riflessione e confronto sulle sfide e le opportunità nel settore dell’assistenza, in linea con i valori dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Sì.

All’evento hanno preso parte esperti del settore dell’assistenza, rappresentanti di UNI Care Europa, istituzioni religiose e leader europei del settore socio-sanitario. L’incontro è stato aperto da interventi dell’eurodeputato Marco Tarquinio, di Pierre Martinot-Lagarde dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), e del Segretario Regionale di UNI Europa, Oliver Roethig, i quali hanno posto l’accento sull’importanza di una collaborazione tra organizzazioni religiose e sindacali per rafforzare il settore della cura. La sessione “Care is Work, Work is Care”, “La cura è lavoro, il lavoro è cura”, ha rappresentato uno dei momenti centrali della giornata, con gli interventi dei segretari generali Davide Bernocchi della Commissione Internazionale Cattolica per le Migrazioni, Maria Nyman di Caritas Europa, e di Pierangelo Raineri, Presidente di UNI Care Europa e rappresentante di Fisascat Cisl.

I relatori hanno discusso il futuro dell’assistenza e il ruolo della contrattazione collettiva alla luce dei principi della Laudato Sì. Tra i temi affrontati le tematiche legate alle nuove frontiere dell’economia della cura, quali l’intelligenza artificiale e i sistemi di finanziamento, così come l’integrazione dei migranti e dei rifugiati nel mercato del lavoro europeo. Una sessione dedicata alla costruzione di alleanze tra sindacati e organizzazioni religiose ha evidenziato l’importanza di strategie comuni per rafforzare i diritti dei lavoratori nel settore.

L’evento si è concluso con una riflessione sulla promozione dei diritti dei lavoratori, con gli interventi di Anna Bacia della confederazione polacca OPZZ-KP e di Pierangelo Raineri, ricalcando le quattro priorità di azione delineate dal sindacato internazionale del settore della cura e dell’assistenza, UNI Care Global Union: ottenere accordi quadro globali con le principali aziende multinazionali e stabilire un dialogo sociale globale con i principali attori del settore; sostenere i sindacati affiliati nell’organizzazione e nella formalizzazione dei rapporti di lavoro nel comparto; rafforzare il dialogo sociale e costruire un’influenza politica globale; accrescere la base associativa e il potere di rappresentanza.

La giornata ha rappresentato un importante passo avanti nella costruzione di una rete tra organizzazioni sindacali, religiose e istituzioni per un lavoro di cura e assistenza che rispetti e valorizzi i diritti umani e sociali e favorisca l’integrazione dei lavoratori immigrati e rifugiati nel mercato del lavoro europeo.