Fermo, 2 novembre 2024 – Non ne esce affatto bene la provincia di Fermo nell’edizione 2024 del Rapporto Ecosistema Urbano realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e IlSole24Ore, con l’intento di misurare le performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani.
Su 106 province esaminate, secondo i 20 indicatori e i relativi dati comunicati dagli enti stessi riguardo le proprie performances ambientali, la provincia di Fermo figura al 100 posto, ultima delle marchigiane con Macerata al 23, Ancona al 33, Pesaro Urbino al 46esimo posto.
“In Italia – evidenzia Legambiente – le città con le migliori performance ambientali si concentrano al nord, mentre sud e centro faticano a tenere il passo”. Nel caso di Fermo, tuttavia, molto potrebbe avere influito per la posizione tutt’altro che lusinghiera in cui è stata classificata, il fatto che non erano disponibili i dati relativi alle Pm10, Pm2,5, Biossido di azoto e ozono, importanti per stabilire la qualità dell’aria e dell’ambiente del territorio provinciale. La concentrazione nell’aria di questi elementi costituisce uno dei maggiori problemi con cui le amministrazioni devono confrontarsi, rileva Legambiente.
Altro dato sconfortante è il 106esimo e ultimo posto in cui Fermo si piazza riguardo l’uso efficiente del suolo e il trend del consumo del suolo, nuovi indicatori introdotti per la prima volta, che vedono Fermo fanalino di coda a livello nazionale.
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“Resta molto negativo il dato del fondo classifica – commenta Legambiente – che vede numerose città, prevalentemente di medio piccola dimensione, e speso dense di patrimonio architettonico e culturale che, nonostante l’emorragia di popolazione, mostrano una insana aspettativa in termini di crescita economica legata al mattone. (…) Si conferma un progressivo, significativo peggioramento di prestazioni ecologiche complessive della città”.
Brilla tra tante posizioni che vedono Fermo intorno (o oltre) la metà classifica il 15esimo posto per la presenza di alberi in area urbana e per il verde totale (50esimo posto), il 22esimo posto per i consumi idrici e il 48esimo per la dispersione idrica (fermo restando che il territorio provinciale è servito in parte dalla Ciip e in parte dal Tennacola).
Sorprende il 90esimo posto di Fermo alla voce piste ciclabili, il 75esimo per i rifiuti prodotti e il 61 posto per la differenziata. Il trasporto pubblico colloca Fermo al 74esimo posto, uno in più, 75, per i relativi passeggeri.
Per le altre province marchigiane, vanno menzionati il secondo e terzo posto di Ascoli per i rilevamenti delle Pm10 e Pm 2,5; il secondo posto di Pesaro Urbino nel solare pubblico; il sesto posto di Macerata per la dispersione idrica, mentre è il 91esimo per le piste ciclabili; il 17esimo di Ancona per il trasporto pubblico locale, voce nella quale, invece, la provincia di Pesaro Urbino è al 95esimo posto.
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