Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Antoine Armand, propone di “limitare l’aumento dei contributi dei datori di lavoro sui salari bassi”, previsto nel bilancio 2025, per rispondere alle preoccupazioni delle imprese riguardo alle possibili conseguenze di questa misura sull’occupazione. Per compensare questo gesto, evoca la necessità di “nuovi sforzi” che potrebbero assumere diverse forme, in particolare un aumento dell’orario di lavoro. Sta addirittura pensando di rinunciare a un giorno festivo per risparmiare denaro, anche se questa è solo un’opzione tra le altre.
Proteggere le risorse adeguando le priorità
Nell’attuale bilancio, Armand insiste sul fatto che il “Patto Dutreil”, che facilita il trasferimento delle imprese, e il credito d’imposta sulla ricerca, che stimola l’innovazione, rimarranno intatti. Vuole preservare quelli che, secondo lui, costituiscono i pilastri essenziali per la competitività delle imprese francesi.
Di fronte alle pressioni imposte alle case automobilistiche dal regolamento CAFE, che prevede sanzioni dal 2025 per le aziende che non vendono abbastanza veicoli elettrici, il ministro si dice favorevole a un rinvio di questo vincolo per quelle “fermamente impegnate nell’elettrificazione”. Questa flessibilità mira a sostenere i produttori nella loro transizione, senza penalizzarli immediatamente.
Armand prevede inoltre di incontrare i suoi omologhi tedeschi per discutere della direttiva CSRD, che impone obblighi di rendicontazione extra-finanziaria alle aziende. Pur sostenendo l’obiettivo della trasparenza, critica il numero crescente di indicatori obbligatori e il numero di aziende interessate, che considera eccessivo.
Nella sua missione di riposizionare lo Stato come azionista strategico, Armand annuncia l’acquisizione dell’80% di Alcatel Submarine Networks, leader nella produzione e installazione di cavi sottomarini, che definisce “‘asset strategici chiave'”. Questa operazione mira a rafforzare il controllo della Francia sulle infrastrutture vitali per la sua sicurezza digitale.
Un deficit sotto stretta sorveglianza
Di fronte all’inaspettata deriva del deficit pubblico quest’anno, che ha portato alla creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta, il ministro ha annunciato la creazione di un comitato scientifico per valutare i modelli economici di Bercy. È determinato a raggiungere un deficit pubblico pari al 5% del Pil nel 2025, non escludendo ulteriori misure per ridurre la spesa “durante l’anno, se necessario”.
Con questi annunci, Antoine Armand dimostra di voler coniugare rigore di bilancio e sostegno alle imprese, chiedendo flessibilità e un approccio strategico all’azione pubblica.
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