nei Cinquestelle chiesta la testa di Formica #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Le agevolazioni della sosta tariffata per gli amministratori locali avrebbero mandato in subbuglio il Gruppo Territoriale M5S. La base ha chiesto una riunione urgente e il referente Giovanni Buononato l’ha subito convocata per giovedì 7 novembre, alle 18.30, nella sede di corso Giannone.

All’ordine del giorno c’è la delibera della discordia, ma sono previsti anche aggiornamenti su Amiu da parte dell’assessora all’Ambiente Lucia Aprile.

Qualcuno nei Cinquestelle avrebbe già chiesto la testa di Nicola Formica, consigliere delegato ai parcheggi e alle aree di sosta: si narra che il più indignato sia il consigliere comunale Francesco Strippoli.

Sul banco degli imputati ci sarebbero anche le assessore pentastellate. Alla riunione di Giunta del 30 ottobre, che ha deliberato con voto unanime le misure, risultava presente la vice sindaca, assente invece l’assessora alle Politiche Sociali Simona Mendolicchio. Pare, però, stando alle indiscrezioni, che fosse un caso fortuito: poco prima sarebbe stata chiamata fuori e, per questo, non avrebbe partecipato a quella votazione.  

La base, però, contraria all’operazione, non perdonerebbe la leggerezza delle due assessore. Sarebbero accusate, tra le altre cose, di non aver adeguatamente coinvolto tutti i consiglieri. Nei Cinquestelle rischia, così, di scatenarsi un’altra faida.    

Mesi fa, il consigliere M5S Nicola Formica avrebbe promosso la raccolta firme su una mozione diventata bipartisan. I consiglieri proponevano di stipulare un abbonamento di 150 euro “valido nel raggio di 1 km da tutte le sedi comunali e nell’arco dell’intera giornata”, e di estendere la stessa convenzione alle testate giornalistiche, nell’esercizio dell’attività informativa dei lavori consiliari.

Sono state raccolta 24 firme. Mancano all’appello solo i componenti della commissione Ambiente e Territorio (ora sdoppiata): Giovanni Quarato (M5S) presidente; Claudio Amorese (Fratelli d’Italia) vice presidente; Raffaele di Mauro (lista di Mauro sindaco); Amato Franco Nunziante (Prima Foggia); Pasquale Cataneo (Italia del Meridione); Antonio Pio Mancini (indipendente); Lino Dell’Aquila (Pd); Francesco Strippoli (M5S).

Le commissioni presiedute da Italo Pontone, Pasquale Ciruolo e Mino Di Chiara hanno sottoscritto la mozione. Non fanno eccezione il capogruppo M5S Mario Dal Maso e il consigliere M5S Francesco Salemme.

A differenza di quanto richiesto nella mozione, l’importo dell’abbonamento agevolato è stato fissato in 450 euro, tant’è che ci sarebbe un certo malcontento tra i firmatari, che per una riduzione di soli 100 euro sull’abbonamento annuale ordinario ora si trovano l’opinione pubblica rivoltata contro. Il nuovo testo recita testualmente “abbonamento agevolato ridotto dell’importo di euro 100 all’anno per la sosta”, dicitura che ingenerava il dubbio che potesse costare 100 euro. 

Dai social, il capogruppo Cinquestelle ha fatto sapere che “in linea con i principi che caratterizzano il Movimento 5 Stelle, gli assessori e i consiglieri comunali del M5S hanno scelto di non usufruire di alcuna agevolazione, prevista per gli organi eletti in merito al parcheggio presso palazzo di città. È una questione di coerenza per la nostra linea politica e di rispetto per tutti i nostri elettori”, ha scritto.

All’indomani della delibera, aveva inviato una nota alla stampa il consigliere civico di opposizione Giuseppe Mainiero, che precisava: “Avevo espresso il mio assenso ad interventi che introducessero sconti ed agevolazioni, a condizione che fossero estesi a commercianti, artigiani e lavoratori autonomi”.

E, infatti, la sua firma compare in calce alla mozione. “Ero assolutamente d’accordo all’introduzione di una scontistica, ma non ad una ignobile penalizzazione nei confronti dei lavoratori privati”.

Agli occhi dell’opinione pubblica, che già aveva assistito alla modifica del regolamento del Consiglio comunale nei primi mesi della consiliatura, votata all’unanimità per aumentare i compensi mensili dei consiglieri, resta un odioso privilegio.

Per mesi le commissioni avevano cercato una soluzione per l’adeguamento dei compensi e, anche questa volta, il tema delle agevolazioni ha occupato i lavori.

I cittadini, però, non dimenticano i recenti aumenti. L’abbonamento residenti per la seconda auto in famiglia costa 220 euro, un abbonamento annuale ordinario addirittura 550 euro, solo a titolo esemplificativo.

Assessori, presidente del Consiglio e vice sindaca percepiscono un’indennità di funzione pari a più di 6mila e 8mila euro lordi.

Il comitato cittadino ‘La Società Civile’, un tempo capeggiato dall’attuale vice sindaca Lucia Aprile e oggi presieduto da Milly Pellegrini, chiede a chi amministra la città di rinunciare al privilegio modificando la delibera, “in assenza di un riordino generale delle tariffe che vada incontro alla cittadinanza tutta”.

Reputano, infatti, che le agevolazioni contrastino con “il principio di equità”, considerato che i comuni cittadini, invece, sono stati gravanti da aumenti considerevoli, e ancor più considerato che le cariche elettive sono “più che ben remunerate per affrontare questa tassa come gli altri cittadini”.

A scagliarsi per primi soprattutto contro i Cinquestelle al Comune di Foggia, che considerano più ‘contiani’ che grillini, erano stati gli AttiVisti foggiani. “Loro erano quelli della lotta ai privilegi, alla casta e ai costi spropositati della politica”, ricordano. “Sono queste le vostre priorità e le vostre urgenze?”, è la domanda di Marco Papicchio, ex candidato in una lista a sostegno di Mainiero. È a rischio la credibilità dei Cinquestelle che potrebbero uscirne indeboliti.

L’Amministrazione Episcopo, a giudicare dal caso Cassandro, non sembra propensa alle marce indietro. La determina relativa all’affidamento per la rendicontazione del Pnrr non è stata ritirata, nonostante le richieste pervenute anche dalle maggiori forze del campo largo, e sull’inchiesta Amiu regna ancora il silenzio. Difficile ipotizzare un dietrofront su uno sconto di 100 euro.