PERUGIA Arriva un pareggio alla seconda di Lamberto Zauli. Un 2-2 al cospetto di un Legnago che tranne un caso aveva sempre perso in casa. Una gara che conferma i problemi del Grifo. Di squadra: lenta e prevedibile nel primo tempo. Dei singoli: Gemello in primis, in apprensione su ogni tiro in porta, oltre a buona parte della vecchia guardia e dello stesso coach biancorosso le cui scelte iniziali denotano una certa confusione. Urgono rimedi da società e staff tecnico, ciascuno secondo le proprie responsabilità. Perché la classifica comincia a farsi preoccupante, appena tre punti dai playout, e domenica c’è il derby al Curi contro la Ternana che viaggia a tutto gas al vertice.
Il trainer del Grifo dà fiducia all’undici che ha perso a Sassari. Sono i padroni di casa a rompere gli indugi con una manovra di aggiramento. Il Grifo si difende con ordine. Al 5’ ci prova Palazzino con un tiro che termina alto. Il Perugia sembra timido ma, complice una certa inconsistenza difensiva dei veneti, riparte con pericolosità. Al 16’ Mezzoni sfiora traversa dopo la sponda di Plaia, un minuto dopo ci prova Ricci con un pallonetto che trova preparato Rigon. Al 24’ è Matos a ciccare clamorosamente il pallone a tu per tu con l’estremo difensore del Legnago. La gara è tutt’altro che piacevole, la superiorità dei grifoni appare evidente ma servirebbe maggior intensità e un pizzico di convinzione in più. Al 35’ il Perugia va in gol con Matos ma l’arbitro annulla giustamente per fuorigioco. Ci prova anche Bartolomei con una staffilata dal limite dell’area. A tre minuti dal riposo è però il Legnago a sfiorare la rete con una zingarata di Martic. Il difensore austriaco, dopo una percussione indisturbata, lascia partire un gran tiro dal limite dell’area, Gemello è in ritardo ma il pallone colpisce il palo. Un minuto dopo però i padroni di casa passano: Demirovic di controbalzo colpisce dritto per dritto con il mancino sul palo difeso dal portiere biancorosso. Un copia incolla di tante altre reti subite dal Grifo quest’anno.
Zauli capisce che forse è il caso di cambiare. Nella ripresa entrano Giunti e Seghetti per un irriconoscibile Torrasi e Lisi. Ci si aspetta un Perugia più aggressivo i ritmi però restano blandi. Ricci cerca di sorprendere Rigon su punizione ma senza fortuna. Il tecnico biancorosso si gioca le carte Palsson e Di Maggio per Ricci e Bartolomei. Il trio di subentrati under dà sicuramente vivacità al Perugia ma le trame appaiono inizialmente confusionarie e talvolta velleitarie. A meno diciassette dal termine però, arriva la rete del Grifo. Punizione tagliata di Giunti, respinta da Rigon sull’accorrente Seghetti che calcia a rete, trovando la grande risposta del portiere veneto, il pallone però finisce sui piedi di Montevago bravo quanto basta per portare i grifoni in parità. L’inerzia del match è cambiata e un minuto dopo su corner di Palsson, Sylla di testa la mette dove Rigon non può arrivare. Proteste dei padroni di casa per un possibile fallo di mano. Il Legnago reagisce con veemenza, i palloni attraversano l’area piccola di Gemello (fin troppo inerte) come schegge impazzite. Quando sembra fatta Martic approfitta della dormita della difesa perugina con il solito Gemello compreso e porta in parità i suoi.
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