G7 Sviluppo Urbano Sostenibile, verso citt� pi� resilienti ed inclusive #finsubito prestito immediato

Città digitali e intelligenti, resilienza e uso sostenibile delle risorse sono solo alcuni dei temi affrontati durante il vertice del G7 sullo Sviluppo Urbano Sostenibile, tenutosi nei giorni scorsi a Roma e presieduto dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con il coordinamento del Sottosegretario di Stato Wanda Ferro.

Il confronto tra i ministri dei Paesi del G7 e le istituzioni coinvolte si è focalizzato sulle politiche urbane da adottare per superare le sfide della transizione ecologica, demografica e digitale, con l’obiettivo di costruire città resilienti, digitali e inclusive. Il pensiero collettivo dei partecipanti è quello di agire sulla dimensione urbana, definendo le città come la chiave del futuro.

Tra i numerosi punti comuni emersi durante il vertice, e raccolti nelle dichiarazioni finali, si trovano:

• Riduzione delle diseguaglianze
• Protezione dell’ambiente e del clima

Consulenza fiscale



Consulenza del lavoro

• Promozione delle economie intelligenti e innovative
• Promozione della salute, della sicurezza
• Inclusione cittadina in vista del cambiamento climatico

La conclusione raggiunta congiuntamente da tutti i membri del G7 Sviluppo Urbano Sostenibile, riguarda sbloccare il pieno potenziale delle città. Per farlo è necessario:

1. CITTA’ A ZERO EMISSIONI

Per decarbonizzare le città e renderle più resilienti al clima, oltre che circolari, è fondamentale adottare soluzioni naturali. Questo implica una mobilità sostenibile ed intelligente, equilibrio tra aree urbane e rurali, salvaguardia della biodiversità e l’impiego di tecnologie in grado di sequestrare e stoccare il carbonio emesso in ambiente. Tutto questo è indispensabile per ridurre notevolmente le emissioni di CO2 equivalenti, così da prevenire gli effetti negativi del cambiamento climatico, come eventi meteorologici estremi che comprendono inondazioni, ondate di calore e siccità.

2. CITTA’ SOCIALI ED INCLUSIVE

Un altro punto cruciale per uno sviluppo urbano sostenibile è avere città inclusive, che tengono conto delle persone vulnerabili e le disparità tra i quartieri. Per superare questa sfida sarà necessario creare e offrire alloggi accessibili e sicuri, attraverso edifici efficienti energeticamente con servizi di base alla portata di tutti. Inoltre, la promozione di servizi socio-economici, culturali e ricreativi contribuiranno al miglioramento della qualità della vita e alla creazione di comunità coese e inclusive. Infine, incoraggiare processi partecipativi nella progettazione e nella gestione degli ambienti urbani, potrebbe avere effetti positivi sui cittadini, rendendoli partecipi e altresì protagonisti del cambiamento.

3. CITTA’ DIGITALI E INTELLIGENTI

L’intelligenza artificiale, se utilizzata correttamente, e la digitalizzazione possono migliorare significativamente la qualità e quantità dei servizi, l’efficienza amministrativa e lo sviluppo di soluzioni basate sull’analisi dei big data. Tali soluzioni intelligenti sono atte a promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse e dei servizi, potenziando la capacità decisionale delle autorità locali e facilitando una gestione urbana integrata e adattiva. In questo contesto, la digitalizzazione deve essere un mezzo per rafforzare la partecipazione popolare, ridurre le disuguaglianze e migliorare l’accesso ai servizi. È essenziale che tutte queste innovazioni siano sviluppate nel rispetto dei diritti umani e della privacy, assicurando che la tecnologia sia al servizio del bene comune e dell’inclusione, senza escludere nessuno.

Oltre alle questioni cruciali sopra elencate, il vertice ha anche sviluppato delle strategie per lo sviluppo sostenibile, che riguardano sei distinti punti:

1. Energia: è necessario supportare le comunità energetiche, così da accelerare la transizione energetica, oltre a renderla inclusiva.
2. Ecosistemi Urbani: è importante rilanciare l’industria in modo che sia maggiormente compatibile con le esigenze ambientali e sociali del presente. Questo potrà avvenire adottando tecnologie innovative e incentivando il lavoro di squadra.
3. Cultura e patrimonio: valorizzazione degli edifici abbandonati attraverso il loro riutilizzo per rafforzare il senso di comunità. Questo processo non solo preserva il patrimonio culturale, ma crea spazi condivisi che favoriscono l’inclusione sociale, stimolano l’economia locale e migliorano la qualità della vita, contribuendo a una città più vivibile.
4. Investimenti: gli investimenti sono alla base dello sviluppo urbano, poiché rendono spazi verdi accessibili e vivibili.
5. Dati e abitazioni: migliorare la raccolta, l’analisi e l’uso dei dati relativi al mercato immobiliare, alla disponibilità di abitazioni e alle necessità delle diverse comunità per pianificare in modo più efficace lo sviluppo urbano. L’obiettivo è garantire che ogni cittadino abbia accesso a abitazioni sicure, adeguate e accessibili.
6. Uso del suolo: l’uso del suolo in modo sostenibile ed efficiente, punta a minimizzare l’impatto ambientale e a migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.

Il vertice del G7 sullo Sviluppo Urbano Sostenibile ha sottolineato l’importanza di affrontare le sfide globali attraverso città resilienti, inclusive e digitali. La transizione ecologica, la riduzione delle disuguaglianze e l’uso sostenibile delle risorse sono essenziali per garantire un futuro urbano più equo e sostenibile. Le strategie condivise puntano, infatti, a integrare innovazione, partecipazione e investimenti per costruire comunità più forti e vivibili.