Il biolago del parco “AcquaViva” di Caraglio deve rimanere chiuso al pubblico. Così si legge nelle motivazioni con cui il giudice per le indagini preliminari, Daniela Rita Tornesi, ha convertito da sequestro probatorio in sequestro preventivo (cioè da chiusura per assunzione di eventuali prove prima del processo a misura cautelare reale, per evitare altri illeciti e reati) il biolago dell’ex polveriera in frazione Bottonasco, dove mercoledì 17 luglio è annegata Anisa Murati, 7 anni di Demonte, lì con il centro estivo della Parrocchia.
Il biolago è pericoloso
Il bacino è pericoloso e non balneabile secondo il gip, “perché fin dall’apertura non presentava, e non presenta tutt’ora, le più elementari misure di sicurezza contro il rischio di annegamento dei bagnanti”. Tali misure sarebbero sì state descritte nel progetto esecutivo e inserite nel capitolato d’appalto dell’impresa che si è aggiudicata i lavori, ma non sono mai state realizzate. Addirittura, eliminate nella fase di esecuzione dell’opera, attesta ancora la Procura.
Le indagini hanno finora messo in luce la completa assenza di un’adeguata segnaletica per indicare il passaggio, dalla zona profonda 1 metro e 20 a quella di massima profondità (3 metri), attraverso un brusco gradone inclinato su una superficie scivolosa, che non si può vedere a causa dell’acqua torbida. Le due zone non sono separate da barriere o galleggianti. E inoltre il fondo non è chiaro come si dovrebbe, alla pari delle piscine, per consentire ai bagnini e ai soccorsi di poter individuare in profondità anche il corpo di un bambino in caso di incidente in acqua.
Sei indagati
Salgono così a sei gli indagati per la morte della bimba di Demonte. Tutti accusati di omicidio colposo. Tra loro il parroco di Demonte, don Fabrizio Della Bella (organizzatore del centro estivo), L. G. e D. S. (uniche due maggiorenni tra i 7 animatori che accompagnavano una cinquantina di bimbi), il gestore del bioparco Roberto Manzi, il responsabile dell’ufficio Lavori pubblici del Comune di Caraglio e responsabile unico del procedimento per l’affidamento dell’appalto, architetto Graziano Viale, il progettista e poi direttore dei lavori, ingegnere Stefano Ferrari.
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