Nuovo capitolo nella vertenza tra Eurospin e la Filcams Cgil di Siracusa. La notizia dell’ennesima richiesta di rinvio da parte del gruppo Eurospin, comunicata all’Ufficio del Lavoro, ha suscitato la reazione del sindacato di categoria, che rappresenta circa 100 dipendenti nei punti vendita del territorio. L’organizzazione sindacale, già da tempo in attesa di un incontro istituzionale, considera questo rinvio una volontà da parte dell’azienda di volersi sottrarre al confronto per discutere sulle problematiche sollevate dai lavoratori.
La Filcams ha più volte evidenziato la necessità di un dialogo con Eurospin, per affrontare questioni ritenute cruciali, come il riconoscimento delle giuste qualifiche ai dipendenti con competenze specialistiche, l’applicazione corretta delle maggiorazioni salariali per i part-time e l’implementazione di misure di sicurezza a tutela del personale. Alessandro Vasquez, Segretario Generale della Filcams Cgil di Siracusa, ha espresso il malcontento del sindacato: “è inaccettabile che un’azienda di tale portata, con profitti in costante crescita e nuove aperture frequenti, continui a sottrarsi al confronto diretto e a non riconoscere diritti basilari ai propri dipendenti.”
Vasquez ha posto l’accento anche su alcune pratiche di gestione del personale che, a suo dire, includono frequenti trasferimenti dei lavoratori da un punto vendita all’altro senza un congruo preavviso e l’uso dei permessi personali per compensare i premi di risultato, riservati esclusivamente ai coordinatori aziendali. “Non chiediamo nulla di straordinario – prosegue – solo il rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e la fine di questi atteggiamenti vessatori nei confronti dei dipendenti.”
Di fronte a quello che il sindacato considera un comportamento di chiusura da parte dell’azienda, Vasquez non esclude la possibilità di proclamare lo stato di agitazione. “Fino ad oggi – conclude – abbiamo cercato di evitare un’escalation della vertenza, preferendo un confronto costruttivo. Tuttavia, se Eurospin continuerà a rifiutare il dialogo, saremo costretti a prendere misure più drastiche.”
Il sindacato, intanto, ha chiesto all’Ufficio del Lavoro di riconvocare con urgenza l’azienda, auspicando che questa si presenti per affrontare finalmente le problematiche sollevate e per cercare una soluzione condivisa nell’interesse dei lavoratori e della stessa società.
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