Attenzione all’annuncio ufficiale che stravolge il mercato: divieto di vendita assoluto per queste moto, ora i clienti sono su tutte le furie. Cosa sta succedendo? Svelati i dettagli
Sono ore caldissime per il mercato delle due ruote. Dopo gli exploit registrati negli ultimi mesi, l’annuncio ufficiale rappresenta una vera e propria doccia fredda per case produttrici, dealer, concessionari e clienti. Queste moto avranno il divieto assoluto di vendita, seppur in alcune zone precisamente circoscritte. Una brutta notizia, che alle spalle ha la tensione politica generatasi negli ultimi periodi tra due superpotenze mondiali.
Procediamo con ordine. I rapporti commerciali tra Cina e Stati Uniti sono ad un punto di rottura. A fare luca sulle criticità emerse è la redazione di RideApart, che ha tirato fuori una ufficialità che rischia di compromettere pesantemente i prossimi equilibri di mercato. Secondo quanto emerso dall’inchiesta del portale anglosassone, il Dipartimento del Commercio USA ha dato una stretta ai veicoli provenienti dalla Cina e dalla Russia.
La black list del Governo americano è molto ampia e in cima vanta un colosso come CFMoto. Secondo le regole imposte dal Dipartimento del Commercio USA, è divieto assoluto per la vendita di mezzi con collegamenti software e hardware con Cina e Russia fino al 2027. Nel settore delle due ruote, il gigante del Dragone Rosso (e tra i principali produttori al mondo) è considerato fuorilegge stando alle nuove normative USA.
CFMoto, divieto di vendita negli USA: il motivo è politico
Una risposta chiara manca, ma il Bureau of Industry and Security prova a fornirne una attraverso un lungo comunicato. Traducendone il pesante burocratese, quanto emerge è allarmante. Gli Stati Uniti ritengono i mezzi cinesi o russi come un: “[…] serio rischio per la nostra sicurezza nazionale”, citando alla lettera quanto dichiarato dal Segretario al Commercio, Gina Raimondo.
Secondo gli organi a stelle e strisce, questi veicoli che prevedono connettività e accumulo di informazioni circa gli individui che li guidano (mappe, generalità personali e altro) potrebbero minare la privacy dei cittadini americani. La proposta è stata presentata ufficialmente, ma attende di essere confermata. Nel mentre CFMoto e i clienti statunitensi non nascondono il proprio fastidio.
Il colosso delle due ruote ha compiuto passi da gigante sul mercato globale, in particolare in quello USA. Un colpo simile alle proprie vendite, ora, sarebbe difficile da digerire. Nei prossimi giorni sono attesi importanti aggiornamenti.
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