Il bonus quotazione PMI sarà prorogato anche al 2025. Il DDL Bilancio rifinanzia fino al 2027 l’agevolazione che riconosce un credito d’imposta per i costi di consulenza delle piccole e medie imprese
Le piccole e medie imprese potranno beneficiare del bonus quotazione PMI anche nel 2025.
A prevedere la proroga e il rifinanziamento della misura è il disegno della Legge di Bilancio per il prossimo anno.
L’agevolazione che prevede un credito d’imposta del 50 per cento, fino a un massimo di 500.000 euro, per le spese di consulenza relative alla quotazione è confermata fino al 2027.
Bonus quotazione PMI: nel DDL Bilancio la proroga al 2025
Con il disegno della Legge di Bilancio 2025, attualmente all’esame della Camera, arriva anche la conferma per il bonus quotazione PMI.
L’agevolazione viene rifinanziata ed estesa fino al 31 dicembre 2027. Come si legge all’articolo 73 sono stanziati 6 milioni di euro per il prossimo anno e 3 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027.
Si tratta della misura disciplinata dalla Legge di Bilancio 2018 che prevede la concessione di un credito d’imposta in favore delle piccole e medie imprese che investono in servizi di consulenza per facilitare l’ammissione alla quotazione in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Per il 2024 il bonus, come previsto dal decreto Milleproroghe che l’ha esteso all’anno in corso, riconosce un credito d’imposta pari al 50 per cento dei costi di consulenza sostenuti nell’anno, fino al limite massimo di 500.000 euro.
I costi ammissibili al bonus quotazione PMI sono quelli legati alle seguenti attività di consulenza:
- attività sostenute in vista dell’inizio del processo di quotazione e ad esso finalizzate, quali, tra gli altri, l’implementazione e l’adeguamento del sistema di controllo di gestione, l’assistenza dell’impresa nella redazione del piano industriale, il supporto all’impresa in tutte le fasi del percorso funzionale alla quotazione nel mercato di riferimento;
- attività fornite durante la fase di ammissione alla quotazione e finalizzate ad attestare l’idoneità della società all’ammissione medesima e alla successiva permanenza sul mercato;
- attività necessarie per collocare presso gli investitori le azioni oggetto di quotazione;
- attività finalizzate a supportare la società emittente nella revisione delle informazioni finanziarie storiche o prospettiche e nella conseguente preparazione di un report, ivi incluse quelle relative allo svolgimento della due diligence finanziaria;
- attività di assistenza della società emittente nella redazione del documento di ammissione e del prospetto o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati o per la produzione di ricerche così come definite nell’articolo 3, comma 1, numeri 34 e 35 del regolamento (UE) n. 596/2014;
- attività riguardanti le questioni legali, fiscali e contrattualistiche strettamente inerenti alla procedura di quotazione quali, tra gli altri, le attività relative alla definizione dell’offerta, la disamina del prospetto informativo o documento di ammissione o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati, la due diligence legale o fiscale e gli aspetti legati al governo dell’impresa;
- attività di comunicazione necessarie a offrire la massima visibilità della Società, a divulgare l’investment case, tramite interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria.
Nel calcolo del credito d’imposta spettante rientrano inoltre i costi direttamente connessi alle attività di cui sopra prestate da consulenti esterni.
Bonus quotazione PMI 2024: aperta la finestra di domanda
Per quanto riguarda l’anno in corso, ricordiamo che è da poco stata aperta la finestra per l’invio delle domande per il bonus quotazione PMI relativo alle spese di consulenza effettuate nel 2024 per le quotazioni avvenute nello stesso anno.
Da inizio mese, infatti, le piccole e medie imprese interessate possono presentare la richiesta inviando una PEC all’indirizzo di posta elettronica certificata del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: “[email protected]”.
C’è tempo fino al 31 marzo 2025 per inviare le comunicazioni. La modulistica da utilizzare è disponibile sul sito del Ministero nella pagina informativa dedicata all’agevolazione.
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