Un recente rapporto afferma che Elon Musk sarebbe in trattativa con Nvidia. Il colosso americano, leader nel settore dei chip, vorrebbe infatti investire nella società xAI. A dirlo è il New York Post, che afferma di essere stato contattato da una persona coinvolta nella faccenda.
Nvidia ha rifiutato di commentare la questione, ma è anche vero che il suo ceo Jensen Huang presta molta attenzione al settore dell’intelligenza artificiale e ha investito in molte aziende che si occupano di questo ramo dell’informatica, visto il suo enorme potenziale.
C’è grande stima reciproca
La società xAI è nata dopo altri colossi dell’intelligenza artificiale come Open AI, che ha proposto al mercato il famoso software ChatGPT, ma ha dimostrato di riuscire a sviluppare il suo software Grok in tempi record. Forte dell’esperienza maturata in Tesla di tanti dei suoi programmatori e ingegneri, il team di xAI ha creato un cluster di supercomputer con 100.000 GPU H200 Blackwell in soli 19 giorni.
Il chip del supercomputer Dojo di Tesla
Secondo Huang, un progetto del genere richiede almeno 4 anni di lavoro dal momento della concezione alla produzione finale. “Per quanto ne so – ha detto il ceo di Nvidia – c’è una sola persona al mondo in grado di fare una cosa del genere in così poco tempo. Elon è unico nella sua comprensione dell’ingegneria, dei grandi sistemi, della gestione delle risorse: è semplicemente incredibile”.
Una realtà in forte crescita
Nvidia a parte, xAI sta ricevendo finanziamenti da più fonti. Un rapporto del Wall Street Journal ha affermato che la startup, che ha raggiunto una valutazione di 40 miliardi di dollari (36,5 miliardi di euro), sarebbe attualmente in trattativa per ricevere altri svariati miliardi da alcuni investitori.
Il Full Self Driving di Tesla
Nel report si legge che realtà come Sequoia Capital, Andreessen Horowitz e Vy Capital potrebbero depositare nelle casse di xAI altri 5 miliardi di dollari (oltre 4 miliardi di euro).
Il fatto è che xAI sta sviluppando un’intelligenza artificiale che viene utilizzata da SpaceX e da Tesla e che proprio sfruttando i tanti dati provenienti dai progetti portati avanti dalle altre aziende di Musk ha sviluppato metodi di autoapprendimento in grado di dare grandi risultati in poco tempo.
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