Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Licenziamento per frasi denigratorie contro il datore #finsubito prestito immediato







Con la sentenza n. 26446 del 10 ottobre 2024, la Corte di cassazione, Sezione lavoro, si è pronunciata su un caso di licenziamento disciplinare che vedeva coinvolta una lavoratrice, accusata di aver pubblicato sul social media Facebook frasi offensive e denigratorie nei confronti della propria azienda e del suo amministratore delegato.

La vicenda aveva avuto origine da una serie di problematiche legate alla salubrità degli ambienti di lavoro, aggravate da un episodio in cui vi è stata una fuoriuscita di sostanze tossiche che aveva causato l’intossicazione di alcuni dipendenti, compreso il marito della lavoratrice, anche lui dipendente della stessa azienda.

Licenziamento per post su Facebook: annullato se lo sfogo è per fatto ingiusto

Le pronunce dei giudici di merito

In primo grado, il Tribunale aveva respinto le richieste avanzate dalla lavoratrice che contestava il licenziamento.

Tuttavia, in secondo grado, la Corte d’Appello aveva annullato il provvedimento di licenziamento, ordinando la reintegrazione della lavoratrice nel posto di lavoro e riconoscendole un risarcimento nella misura massima di dodici mensilità dell’ultima retribuzione.

La Corte di merito aveva motivato la decisione sulla base dell’esimente dello stato d’ira, rilevando che la reazione della dipendente era scaturita da una situazione percepita come ingiusta, legata a questioni di sicurezza negli ambienti lavorativi.

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Le affermazioni, ossia, rappresentavano uno sfogo emotivo della lavoratrice a seguito di un evento interpretato come un’ingiustizia, ovvero l’intossicazione del marito, causata da condizioni ambientali di lavoro insalubri. Queste condizioni erano già state segnalate dai lavoratori in più occasioni, senza alcuna risposta concreta da parte dell’azienda.

Di fronte alla decisione d’appello, l’azienda ha presentato ricorso in Cassazione, contestando vari aspetti della sentenza, tra cui l’interpretazione data alla gravità delle affermazioni come “delitto” e l’omessa valutazione del comportamento come possibile insubordinazione.

La decisione della Cassazione

La Cassazione ha respinto il ricorso della datrice di lavoro, confermando la correttezza della valutazione della Corte d’Appello.

Secondo la Cassazione, le espressioni utilizzate dalla dipendente rappresentavano uno “sfogo” emotivo, derivante dallo stato d’ira suscitato dalla percezione di un trattamento ingiusto.

Per tale ragione, la Suprema corte ha escluso la configurazione di un delitto che avrebbe giustificato una sanzione espulsiva, ovvero un licenziamento senza preavviso.

La Corte di cassazione, ossia, pur riconoscendo rilievo disciplinare alle affermazioni della dipendente, ha stabilito che la gravità del comportamento non raggiungeva il livello necessario per giustificare un licenziamento immediato.

Ha quindi confermato il reintegro della dipendente nel posto di lavoro.

Tabella di sintesi della decisione

Sintesi del caso Una dipendente è stata licenziata per aver pubblicato su Facebook un post offensivo verso l’azienda e un dirigente, in un contesto di problematiche ambientali.
Questione dibattuta Se il post della dipendente costituisse motivo di licenziamento per giusta causa, valutando la gravità dell’offesa e l’applicabilità dell’esimente dello stato d’ira.
Soluzione della Corte di Cassazione La Cassazione, pur riconoscendo valore disciplinare alle affermazioni della dipendente, ha stabilito che la gravità del comportamento non era tale da giustificare il licenziamento. Ha confermato il reintegro nel posto di lavoro.



Source link

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Carta di credito con fido

Procedura celere

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui