Un diffuso malessere aleggia nella maggioranza al Comune di Foggia. Troppo tempo perso in questi 11 mesi: è questo che lamenterebbero in molti nel cosiddetto campo largo progressista.
La coalizione di centrosinistra, che ricorda a se stessa di essere molto eterogenea, soffre i ritardi nell’azione amministrativa.
Si narra di un grosso malumore, venuto a galla nell’ultima riunione di martedì. Qualcuno sdrammatizza e parla di una maggioranza sempre frizzantina.
Sarebbe finito sotto il fuoco amico l’assessore Giuseppe Galasso. Bene le grandi opere, ma non bastano i progetti di là da venire, sarebbe in buona sostanza la critica poco velata: i foggiani aspettano anche altre risposte in materia di lavori pubblici e urbanistica, ordinaria amministrazione si direbbe.
L’impressione generale è che il Comune si stia occupando solo di piste ciclabili, appalti ereditati, certo, ma che rischiano di far passare la Giunta Episcopo per l’amministrazione delle ciclabili.
Nel campo largo, per la verità, sembra che con l’ex assessore di Decaro non sia mai scoccata la scintilla. A qualcuno appare “imperscrutabile”.
Nel partito di maggioranza relativa al Comune di Foggia coverebbe un certo malcontento per l’affidamento della rendicontazione del Pnrr alla società Cassandro srl e la determina mai ritirata, nonostante le pressioni.
Dal Partito Democratico, recentemente, si sono levate in pubblica assise le voci critiche del capogruppo Lino Dell’Aquila e del decano Italo Pontone che hanno suonato la sveglia ad assessori e dirigenti.
Il Pd l’ha spuntata sulle assunzioni: aveva chiesto più concorsi e meno mobilità e, salvo qualche iniziale ritrosia, ha trovato l’intesa.
Nei Cinquestelle, qualcuno come l’ingegnere Giovanni Quarato ha provato a ripristinare l’ordine delle priorità, riportando in cima il Pug, stella polare della città del domani. Insomma, le principali forze politiche, provano ad addrizzare il tiro.
L’imbarazzo della maggioranza rispetto all’allerta tsunami Amiu sarebbe palpabile.
Tensioni al terzo piano di Palazzo di Città
A inizio settimana si percepiva un certo nervosismo anche al terzo piano di Palazzo di Città. La settimana di lavori nelle commissioni non si può dire fosse iniziata proprio col piede giusto. È stata caratterizzata semmai da un avvio turbolento.
In tanti hanno assistito ad un acceso scontro tra Antonio De Sabato e Francesco Strippoli. La miccia sarebbe stata una provocazione del consigliere M5S in merito alla firma dell’ex candidato sindaco civico sotto la mozione per le agevolazioni della sosta.
Il consigliere di opposizione avrebbe ricondotto, però, la responsabilità politica di quell’atto proprio ai Cinquestelle, invitandolo a non cercare capri espiatori per le beghe interne al Movimento. Dal canto suo, Strippoli avrebbe rivendicato di aver sollecitato la riunione del gruppo territoriale e avrebbe fatto sapere che, in quella sede, avrebbe chiesto che Formica lasci la delega.
Gli attriti avrebbero destato un certo scompiglio, ma poi ciascuno è tornato nelle proprie stanze.
I lavori nelle commissioni
In questi giorni, le otto commissioni permanenti sono impegnate nella redazione di regolamenti, in una serie di audizioni e su dossier come la pubblica illuminazione.
La commissione Territorio ha licenziato la delibera con il regolamento dell’Urban Center, il laboratorio urbano che consentirà ad amministrazione e associazioni di categoria di condividere i processi di trasformazione della città. A breve partirà la proposta di delibera con l’adozione del relativo regolamento elaborato dalla commissione. La ‘camera di confronto’ è considerata uno step necessario anche per il Piano Urbanistico Generale.
“Vorremo completare l’iter del Pug il prima possibile. Stiamo ragionando sugli indirizzi generali: l’obiettivo è quello di dare al professor Karrer una linea con cui procedere a chiudere la parte tecnica”, spiega il presidente Giovanni Quarato.
La sensazione è che l’housing sociale, invece, possa saltare. La commissione sta aspettando una relazione da parte dell’Ufficio Tecnico che tarda ad arrivare. “Abbiamo chiesto un parere dall’Avvocatura per capire che tipo di implicazioni ci siano per le sentenze”, fa sapere l’ingegnere. Ma per potersi esprimere sull’housing sociale, la commissione aspetta di conoscere le prospettive in materia di edilizia sociale contemplate nel Pug.
Presto la commissione gemella ‘Ambiente’ lavorerà anche al regolamento della Consulta del Verde.
Le commissioni Politiche Sociali e Cultura presiedute da Italo Pontone si stanno occupando del calendario degli eventi natalizi. Proprio oggi era previsto un secondo incontro con l’assessore Alice Amatore, ma sono state avviate interlocuzioni anche con l’assessora Simona Mendolicchio per coinvolgere i servizi sociali nelle iniziative. Al netto delle luminarie, le risorse a disposizione sarebbero irrisorie, circa 20mila euro.
“Abbiamo parlato anche della Disability Card. E ho chiesto l’audizione dell’assessora e della dirigente ai Servizi Sociali”, fa sapere Pontone. Un trapiantato è stato accolto in commissione, ed è toccato al vice presidente Antonio De Sabato chiarire che non si tratta di una ‘concessione’, ma di una convenzione che il Comune deve attivare valutando le risorse a disposizione nel Piano Sociale di Zona e nel Bilancio.
Le commissioni Affari Generali e Attività Economiche presiedute da Mino Di Chiara hanno lavorato al nuovo regolamento sugli impianti pubblicitari. Si è parlato anche del futuro della Gps. “Il Psi ha preparato un documento”, fa sapere il consigliere socialista. Potrebbe firmarlo anche il M5S. Alla scadenza del contratto, propongono di internalizzare il servizio della sosta tariffata tramite Ataf o una società multi-servizi.
Le commissioni Bilancio e Patrimonio presiedute dall’emilianista Pasquale Ciruolo hanno appena licenziato il Dup e stanno provando a rimpinguare alcuni capitoli del bilancio di previsione, in particolare sulla Cultura e sul Piano triennale delle Opere Pubbliche. “Stiamo vedendo inserire la manutenzione stradale, anche se le risorse non sono tante, o almeno il rappezzamento di strade dissestate”, spiega Ciruolo. La sua commissione convocherà Edison: “Abbiamo studiato tutta la mappatura dell’aumento del voltaggio, a che punto sono arrivati e quali sono le zone interessate dall’implementazione dei punti luce”.
Le perplessità sul Consiglio monotematico dedicato all’emergenza idrica
A scalare l’agenda delle priorità del Consiglio comunale è l’emergenza idrica, che può suonare come una dissertazione sulla crisi climatica, ma è chiaramente un problema molto sentito dalla popolazione.
Se ne parlerà in una seduta monotematica convocata per mercoledì 13 novembre. È stata richiesta dal consigliere comunale di Italia del Meridione Pasquale Cataneo, che si prende la scena.
Aveva raccolto le firme tra i colleghi e aveva presentato l’istanza mesi fa, molto tempo prima rispetto alla recente richiesta di un Consiglio monotematico sull’affidamento ad Amiu e, più in generale, sulla gestione del servizio rifiuti.
La Presidenza, dunque, ha seguito l’ordine cronologico di presentazione delle richieste. La convocazione ha generato qualche perplessità.
“Non era una priorità”, osserva qualcuno. “Mi sembra strano che i capigruppo abbiano condiviso la trattazione di questa mozione”, dice qualcun altro preoccupato che il tema possa distogliere l’attenzione da altri problemi.
Ma è soprattutto un certo scetticismo sulle competenze in materia del Comune a pervadere alcuni consiglieri, che confidano, però, quantomeno nella presenza dei vertici di Acquedotto Pugliese o di altri enti interessati come il Consorzio di Bonifica. “Cosa può fare il Comune?”, è l’interrogativo che circola sottovoce.
Se l’argomento fosse stato inserito all’ordine del giorno in un Consiglio dedicato alle mozioni probabilmente l’impatto sarebbe stato diverso.
Il promotore lo aveva sollecitato più volte, a partire da febbraio, quando aveva presentato una mozione sulla crisi del settore agricolo. “L’ho portata nella conferenza dei capigruppo e tutti, all’unanimità, hanno accettato il Consiglio monotematico, perché è un tema che è stato secondo me fortemente sottovalutato, invece sarà uno dei problemi del futuro”, afferma oggi Pasquale Cataneo.
Prospetta tre buone ragioni per cui il Consiglio comunale deve occuparsene: “In primo luogo, sollecitiamo le istituzioni, a partire dall’Aqp, che gestisce il depuratore di Foggia, di proprietà del Comune, a farlo funzionare bene, a fare l’impianto di affinamento delle acque reflue, recuperando 6-8 milioni di metri cubi d’acqua, che possono servire sicuramente per contrastare la carenza idrica con il riuso in agricoltura – spiega Cataneo –. Seconda questione, con quel tipo di investimento da parte di Aqp, miglioriamo la sicurezza alimentare, perché oggi con le motopompe nel Candelaro irrigano i campi e l’acqua, se non è affinata, non si può impiegare per uso irriguo. La terza questione, non meno rilevante, è che se l’acqua è sottoposta a questi processi, non va a finire nel Golfo di Manfredonia e miglioriamo la qualità delle acque di balneazione”.
Oltre alla chiusura del ciclo dei rifiuti, aggiunge, “dobbiamo chiudere anche il ciclo dell’acqua. La gestione della depurazione è in capo al Comune di Foggia. Basta guardare i rilevamenti Arpa – conclude Cataneo – i valori di Escherichia coli più alti si trovano proprio alla foce del Candelaro e del Cervaro”.
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