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Il primo giudizio internazionale sulla manovra finanziaria del governo di Giorgia Meloni è arrivato. L’importante società di rating Standard & Poor’s ha confermato i suoi giudizi sullo stato del debito pubblico italiano. I titoli di Stato del nostro Paese rimangono a BBB con outlook stabile. Si attende a breve una decisione simile da parte di Fitch. Si tratta dei primi di una serie di report sulla situazione debitoria del nostro Paese tra ottobre e novembre.
Le aspettative dei mercati sono quindi sostanzialmente state rispettate. Le due società avevano infatti scelto per il debito italiano un rating BBB, due livelli sopra i titoli di Stato in cui è sconsigliato investire, con un outlook, quindi una prospettiva per il prossimo futuro, stabile, già ad aprile.
Il giudizio di S&P e Fitch
L’agenzia di rating Standard & Poor’s (S&P) ha pubblicato, nella serata italiana del 18 ottobre, quando negli Usa sarà tardo pomeriggio, il giudizio sul debito pubblico del nostro Paese. Questa compagnia valuta quanto un titolo di Stato sia rischioso e consiglia in questo modo agli investitori quali comprare a seconda di quale sia il loro scopo finale. Un giudizio negativo significa interessi più alti e un costo maggiore per lo Stato nel prendere in prestito denaro.
Il lavoro del Governo sulla manovra, che ha rispettato tutte le norme consigliate dall’Europa per ridurre il debito pubblico limitando le spese, ha dato i suoi frutti. S&P ha confermato i suoi giudizi sul debito pubblico italiano, al livello BBB con outlook, quindi previsione sul prossimo futuro, stabile, mentre Fitch dovrebbe fare lo stesso a breve.
Un risultato ottenuto non senza polemiche. La rimodulazione delle detrazioni ha indispettito famiglie unipersonali e coppie, che saranno svantaggiate in maniera molto netta in particolare se composte da lavoratori dipendenti. Anche i medici e gli infermieri stanno protestando dopo che i primi passaggi parlamentari del testo hanno svelato che i 3,2 miliardi di euro promessi per la sanità non sarebbero stati messi immediatamente a disposizione ma spalmati in 3 anni.
Questi due giudizi sono soltanto i primi dell’autunno. Seguiranno Dbrs il 25 ottobre e Moody’s il 22 novembre. Una stagione delicata quindi per il Governo, che ha appena varato la prima bozza della manovra finanziaria.
Cosa si aspettava l’Italia
La decisione di S&P non era però del tutto inattesa. I mercati avevano stabilito in questi mesi attese molto precise su quale potrebbe essere il risultato delle analisi delle compagnie di rating. Lo stesso giudizio di aprile, l’ultimo dato sull’Italia da queste due agenzie, indicava un outlook stabile, quindi un’indicazione sul prossimo futuro tendenzialmente uguale al passato, senza miglioramenti netti ma comunque anche senza peggioramenti in vista per la situazione finanziaria del Paese.
Ad aiutare c’è, oltre al contenuto della manovra che segue le indicazioni europee, anche l’intervento del taglio dei tassi della Banca centrale europea. Un minor costo del denaro renderà infatti più semplice prendere soldi in prestito anche per gli Stati, con una conseguente riduzione dei futuri interessi sul debito e quindi un minor peso di queste uscite sul bilancio dello Stato.
Gli analisti si aspettavano quindi che sia S&P che Fitch avrebbero mantenuto il rating dell’Italia a BBB con outlook stabile, esattamente come deciso ad aprile. Questo manterrà i titoli di Stato italiani due livelli sopra il livello a cui le agenzie di rating iniziano a sconsigliare l’investimento.
Il commento di Standard & Poor’s
Oltre al giudizio sul rating del debito italiano, l’agenzia S&P ha anche commentato la situazione economica del nostro Paese definendola buona. Sono state giudicate realistiche le attese di crescita attorno all’1%, che combaciano con le previsioni del Governo, sia per il 2024 che per il 2025.
Standard & Poor’s ha però anche sottolineato quanto il debito italiano non sia sostenibile nel suo stato attuale. “Con il 135% del Pil, il debito italiano è tra i più alti al mondo. Un dato preoccupante, che limita la capacità del Governo di eseguire investimenti per sostenere la crescita dell’economia” recita al nota della società.
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