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Lo schema delle Legge di Bilancio è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Tra le misure trova conferma il taglio del cuneo fiscale e dell’Irpef a tre aliquote e i sostegni alla natalità. Il Governo sta cercando di mantenere il bonus ristrutturazioni al 50% soltanto per le prime case.
Entro il 31 dicembre il Governo dovrà approvare la Legge di Bilancio 2025 che entrerà in vigore dal 1° gennaio. Il cammino per la definizione delle misure sarà scandito da molti appuntamenti cruciali.
I risparmi di spesa arriveranno da una rimodulazione delle detrazioni fiscali in base al reddito e ad altre condizioni. Pare che ci sarà anche una revisione delle rendite catastali relativa agli immobili con superbonus. I maggiori investimenti sono destinati, invece, alla sanità.
Le tappe della manovra 2025
Il prossimo appuntamento è fissato al 15 ottobre, quando il Governo dovrà presentare alla Commissione europea e all’Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio (Dpb): inizierà così il dialogo con Bruxelles.
Qualche giorno dopo, il 18 ottobre, arriverà il giudizio si contri pubblici italiani delle agenzie di rating Fitch e S&P.
Il 20 ottobre sarà presentato ufficialmente al Governo il disegno di legge di bilancio: parliamo della vera e propria ossatura della Legge di bilancio, con tutte le misure in essa contenute.
Quasi alla fine del mese di ottobre, giorno 30, l’Istat comunicherà la stima preliminare del Pil del terzo trimestre del 204.
Saltando al 30 novembre, la Commissione UE deve esprimere il primo parere sulla misura, al fine anche di verificare l’aderenza agli impegni presi sul fronte dei vincoli di finanza pubblica.
Infine, giungiamo al 31 dicembre: giorno in cui verrà dato l’ok definitivo alla manovra 2025.
Dimensioni e coperture della manovra di bilancio 2025
Già noto da un po’, la manovra 2025 dovrebbe attestarsi sui circa 24-25 miliardi di euro. I risparmi di spesa arriveranno soprattutto da una rimodulazione delle detrazioni fiscali e dagli sconti per famiglie e cittadini che hanno redditi più alti. Secondo l’Ufficio parlamentare di Bilancio le agevolazioni e detrazioni per famiglie imprese ammonterebbero a circa 105 miliardi di euro in termini di perdita di gettito fiscale. Escludendo le agevolazioni non eliminabili, come quelle dedicate a previdenza, casa, salute, istruzione, rimangono 412 le detrazioni su cui poter intervenire, riducendole e eliminandole.
In queste ore si parla di un nuovo meccanismo per limitare l’utilizzo di sconti fiscali con un tetto parametrato al reddito dichiarato dal contribuente.
Inoltre, la rimodulazione delle detrazioni fiscali sarà accompagnata dalla cancellazione dei bonus minori. Secondo le prime anticipazioni, sarà abbassata la soglia di progressiva riduzione dei bonus che attualmente parte dai 120mila euro e arriva all’azzeramento a 240mila euro. Attualmente il tetto copre solo alcune delle spese detraibili, con l’eccezione per le spese sanitarie e quelle per interessi passivi sui mutui.
Giorgetti ha dichiarato:
L’obiettivo del Governo è cercare di ridurre il debito pubblico. L’Italia è chiamata a ridurlo riducendo il Pil di almeno 0,5/0,6 punti l’anno, comportando una spesa di circa 10 miliardi.
Taglio delle tasse
La riforma dell’Irpef a tre aliquote dovrebbe essere confermata, con risorse per circa 4,3 miliardi di euro. serviranno, però, ben altre risorse per estendere gli sgravi anche ai ceti medi con redditi fino a 50.000 euro: attualmente, la soglia massima è fissata a 40.000 euro.
Ciò che è stato previsto per il solo 2024 sulle aliquote irpef viene confermato anche il 2025 con anche una riduzione della aliquota del secondo scaglione.
La conferma è arrivata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il quale ha dichiarato:
In particolare, il Governo sta ipotizzando di:
- Cambiare la seconda aliquota dal 35 al 33%;
- e, agendo sugli scaglioni, alzare il secondo gradino fino a 60.000 euro.
Riuscire a realizzare entrambe le ipotesi, potrebbe comportare un taglio delle tasse per i redditi superiori a 28.000 euro e un taglio delle imposte per i redditi superiori a 50.000 e inferiori a 60.000 euro.
Revisione rendite catastali per immobili con superbonus
Dal Piano Strutturale di Bilancio arriva, tra le varie ipotesi al vaglio per aumentare il gettito, l’aggiornamento degli archivi catastali, tuttavia, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito che “non c’è un aumento” ma si tratterà di “andare a cercare le case fantasma e soprattutto a precisare una norma della scorsa legge di bilancio” (art. 1, comma 86 e 87, della Legge 30 dicembre 2023, n. 213).
Tassa di scopo sulle sigarette
Per finanziare la sanità e per disincentivare dal vizio del fumo, nella Legge di Bilancio potrebbe arrivare la tassa di scopo sulle sigarette che colpirebbe il singolo pacchetto venduto con un aumento di 5 euro. L’obiettivo del Governo è sia di disincentivare i cittadini dal vizio del fumo e finanziare il Sistema Sanitario Nazionale con le maggiori entrate ricavate dalla vendita delle sigarette.
Bonus mamma in busta paga
Al fine di incentivare la natalità, il Governo ha intenzione di prorogare la decontribuzione per le mamme con due figli anche per i prossimi due anni ed estendere il beneficio anche alle lavoratrici autonome.
Concessioni sui giochi
Dal settore dei giochi potrebbe arrivare un contributo alla manovra di quasi mezzo miliardo, mediante la proroga delle concessioni del Bingo, delle scommesse e delle slot. Nuovo gettito potrebbe poi venire dalla stabilizzazione della quarta estrazione settimanale del gioco del lotto.
Flat tax per le partite Iva
Per quanto riguarda l’innalzamento della flat tax per le partite Iva non c’è ancora nulla di certo. Non c’è ancora, quindi, nulla di sicuro sull’aumento della soglia con aliquota al 15% dagli attuali 85.000 euro a 100.000 euro.
Misure per la natalità
Le misure per incentivare le nascite un punto cruciale della Legge di Bilancio: sarà previsto un sostegno alla natalità e alle famiglie mediante l’assegno unico. Viene introdotta una “Carta per i nuovi nati” che garantisce 1.000 euro ai genitori entro la soglia ISEE di 40 mila euro.
Viene rafforzato anche il bonus asilo nido e l’assegno unico esce fuori dal calcolo dell’Isee. Tra gli altri interventi l’estensione alle autonome della decontribuzione per le mamme lavoratrici con due o tre figli.
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, esse saranno parametrate al numero dei componenti della famiglia. Potrebbe essere previsto un importo massimo che si potrà detrarre, che dovrebbe essere a sua volta modulato in base al nucleo familiare. In questo modo viene introdotto il “quoziente familiare”.
Casa e bonus ristrutturazione
Per quanto riguarda il bonus ristrutturazione, potrebbe essere essere prevista una proroga per il 2025. Sarà mantenuta la detrazione al 50%, tuttavia, a differenza degli anni precedenti, l’agevolazione sarà disponibile solo per le abitazioni principali.
Per maggiori approfondimenti leggi anche: “Bonus ristrutturazione 2025 proroga al 50% per la prima casa”
Carta “dedicata a te”
La carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni, questo è quanto ha comunicato il Mef al termine del Consiglio dei ministri a proposito degli interventi della manovra.
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